Come gestire il passato imbarazzante sui social

Cinque suggerimenti utili

Ne siamo sicuri. Se cercate bene, anche voi nel vostro profilo Facebook avete una foto, uno stato o un commento di cui forse non andate particolarmente orgogliosi. Una sbronza dopo una festa in cui siete stati immortalati a tradimento dagli amici, che poi non si sono fatti nessuno scrupolo a taggarvi un attimo dopo; un commento particolarmente piccante nei confronti di un amico, o peggio ancora, al termine di una stressante giornata di lavoro, avete pensato bene di far sapere ai vostri contatti quanto stimate e apprezzate il vostro capo. Bene, quel che fatto è fatto e, in particolar modo in rete, far scomparire del tutto un contenuto è quasi impossibile. Motivo per il quale occorre adottare una qualche strategia per poter preservare la vostra carriera professionale. Che si tratti di un’opportunità di lavoro o di una selezione a un master prestigioso – come descritto nel caso esaminato da Forbes – vale la pena rivedere la vostra storia sui social. Se non sapete da dove cominciare ecco una serie suggerimenti che potrebbero tornarvi utili.

Fate un controllo personale
Potreste cominciare ad esempio con la ricerca del vostro nome sui principali motori di ricerca: Google, Yahoo e Bing. Se nei primi risultati rintracciate delle informazioni negative sul vostro conto, che possono in qualche modo mettere a repentaglio la vostra reputazione in ambito professionale, allora è arrivato il momento di rimuovere quel contenuto. Non c’è niente di peggio che far saltare una potenziale occasione di lavoro a causa di un profilo social poco curato.

Nel dubbio meglio cancellare
Riguardate con attenzione la storia dei vostri post, commenti e vecchie foto su Twitter, Facebook, blog e qualsiasi altro sito che possieda informazioni rese pubbliche che potrebbero mettervi in difficoltà. Messaggi di natura sessuale, riferimenti alla droga, profanità, sono tutti contenuti che andrebbero evitati se, ad esempio, non volete che la commissione di accesso ad un MBA vi stronchi senza pietà. A tutto ciò si aggiungono anche le decine di errori ortografici che proliferano su Facebook e Twitter che non ispirano certo fiducia nei vostri confronti.

Assicuratevi che il vostro profilo LinkedIn sia sempre aggiornato
Oltre alle informazioni recenti sulle vostre esperienze professionali, una mossa che potrebbe giocare a vostro favore è quella di seguire i gruppi discussione di argomenti di cui siete, o dichiarate di essere, appassionati e intenditori. In tema di accesso ad una Business School ci si aspetta che voi siate dei buoni catalizzatori di discussioni sul sito di network professionale. Un profilo molto aggiornato poi aiuta a trasmettere questa impressione al comitato di ammissione, che valuterà anche in relazione alla foto che avete deciso di mettere. Quindi, sceglietela bene.

Imparate ad utilizzare i social network in maniera professionale
Create discussioni con le persone più vicine ai vostri interessi, informatevi su quali sono gli account che potrebbero fornirvi temi e competenze da tirare fuori al momento giusto. Sfruttate al massimo le potenzialità di Twitter che, per sua stessa natura, fornisce spunti a getto continuo. Retwettare il post di un persona che seguite può essere un buon modo per farvi notare, e se avete qualcosa da dire a riguardo rispondete al tweet. È così che si crea una vera comunità virtuale.

Cambiare le impostazioni della privacy
In certi casi può essere vantaggioso modificare le impostazioni della privacy, in modo tale che solo un gruppo ristretto dei vostri contatti può accedere ai contenuti che avete pubblicato in passato. Può capitare a tutti di lasciarsi andare, con i dovuti limiti è ovvio, a commenti che descrivono degli stati d’animo particolari, magari dovuti ad uno specifico evento della propria vita. Bisogna ricordarsi però che questi commenti faranno parte del proprio biglietto da visita social, una sorta di carta d’identità virtuale a cui non ci si può sottrarre. Ecco perché, se si è abituati pubblicare questi tipi di contenuti, forse è il caso di rivedere le impostazioni della privacy.  

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