Non c’è nessun anniversario, nessuna ricorrenza, niente di niente. Però ci andava di proporvelo lo stesso: è Infinite Atlas, l’atlante dei luoghi raccontati in Infinite Jest, il libro-monumento-capolavoro-definitivo di David Foster Wallace (1962-2008), definito in tutte le quarte di copertina “la mente migliore della sua generazione”, e forse anche di altre. Per tutti i fan: avete già visto questo sito? Riguardatelo. E i non fan: guardatelo comunque, vi darà un’idea di quello che dice il libro (e se possibile, leggetelo).
Infinite Atlas è, come spiegato nella descrizione, «una ricerca indipendente e un progetto artistico che vuole identificare, posizionare e descrivere ogni luogo possibile presente in Infinite Jest». In sostanza un incrocio tra letteratura e geografia. L’idea è stata di William Beutler, scrittore e grande fan di DFW, che era partito da un Infinite Boston, cioè la geolocalizzazione dei luoghi della città descritti nel libro, e poi ha allargato l’orizzonte fino a comprendere tutto il continente (l’Onan, cioè il futuro stato-continente di Usa, Canada e Messico) e così via.
Qui abbiamo selezionato due dei luoghi più indicativi del romanzo. Li riconoscete? Per tutto il resto cliccate qui.