Arrivano le feste di Pasqua e non mancano le discordie. C’è chi anziché dare sfogo alla gola con grigliate di carne e vassoi di dolci è costretto a lavorare, chi invece parte per le gite fuori porta e dovrà affrontare maltempo e caro benzina. Senza dimenticare il caro aerei di questo periodo (quando si trovano ancora i posti), che ha lasciato tanti a terra. E la lotta tra vegetariani e feroci divoratori di agnelli innocenti.
A Udine, come in molte altre città italiane, è battaglia tra sindacati e negozianti che hanno deciso di restare aperti durante le festività. Dal Messaggero Veneto:
Uniti contro le aperture festive nel commercio. In vista della Pasqua, della festa della Liberazione e di quella dei lavoratori, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno dato vita a un volantinaggio che partito ieri proseguirà, interessando i principali centri commerciali di Udine e provincia, fino alla vigilia di Pasqua.
Obiettivo? Sensibilizzare i lavoratori sui propri diritti, invitare i clienti a “boicottare” i negozi aperti nei giorni festivi e ancora spronare la politica locale a una decisa presa di posizione. Anche quest’anno, complice la liberalizzazione delle aperture, i grandi centri, ma in molti casi anche la media distribuzione e diversi negozi in città si preparano ad aprire i battenti in giornate un tempo “sacre”.
A Pasquetta e il 25 aprile saranno aperti praticamente tutti i centri commerciali della provincia, dal Città fiera di Martignacco al Bennet di Pradamano, passando il centro commerciale Friuli di Tavagnacco per arrivare all’Outelt di Aiello. Pronti al bis anche il primo maggio, mentre in centro città c’è chi, uno per tutti la profumeria Sephora in via Canciani, terrà aperto pure a Pasqua. CONTINUA A LEGGERE
E se quest’anno nell’uovo cercavate una sorpresa diversa dalle solite cianfrusaglie, ci ha pensato il Sole 24 ore a darvi la lieta novella: il caro benzina.
Ponte pasquale alle porte e rincari dietro l’angolo. Come da copione. Solo che questa volta i ponti saranno tre, uno via l’altro, e i conti bisognerà farli alla fine. Conti che riguardano i carburanti. Le accise da una parte e i rialzi delle compagnie dall’altra, porteranno il pieno ad essere più costoso, anche fino a 13/15 euro. Gli aumenti scatteranno con la giornata di sabato – giusto in tempo. 0,24 centesimi di euro di accise previsti nell`agosto del 2013 come copertura finanziaria per il decreto del Fare. L’aumento, che dovrebbe rendere allo Stato 75 milioni di euro, rimarrà in vigore fino al 31 dicembre del 2014, dopodiché andrà in pensione. CONTINUA A LEGGERE
Pasqua, per i tanti che vivono lontano dalle famiglie d’origine, è anche il momento per tornare e passare del tempo con amici e parenti. Ma proprio in questo periodo i biglietti aerei raggiungono picchi di prezzo mai visti. E trovare un posto per alcuni voli, come quelli per la Sardegna, è un vero e proprio miraggio. Da L’Unione Sarda:
“La Sardegna anche per Pasqua è sempre di più sotto sequestro delle compagnie aeree che continuano a fare gli affari loro sulla testa dei sardi e dell’economia dell’isola”. Lo denuncia il deputato di Unidos, Mauro Pili, secondo cui è impossibile viaggiare dalla Sardegna per Roma e Milano durante le vacanze di Pasqua per mancanza di posti sugli aerei. “Quello che da solo denuncio da anni – attacca Pili – trova l’ennesima drammatica conferma anche in questi giorni con la Sardegna senza voli e isolata dal resto del Paese. Governo e Regione Sardegna hanno fatto finta di applicare la tariffa unica da me proposta, in realtà non solo l’hanno ridotta a nove mesi ma hanno cancellato tanti di quei voli da rendere la continuità territoriale una farsa. Le compagnie hanno chiesto e ottenuto di fare meno voli rispetto al passato e hanno chiesto e ottenuto di limitare la tariffa unica a soli nove mesi all’anno. Lo Stato, e ancora più vergognosamente la Regione, hanno acceduto alle richieste dell’Alitalia, con la palese accettazione del ricatto sin dal bando sulla continuità territoriale”. CONTINUA A LEGGERE
E se neanche il beltempo unisce l’Italia nei giorni di festa, figurarsi se il cibo poteva mettere d’accordo tutti. Quest’anno, più degli altri, nella Rete è scontro tra vegetariani e mangiatori di agnelli. E c’è chi propone anche un menù cento per cento vegan. Come l’associazione Animal Equality, che ha realizzato un video che mostra gli allevamenti e la macellazione dei agnelli e capretti in Lombardia:
Animal Equality ha continuato senza sosta il lavoro investigativo per mostrare la realtà che si cela dietro la produzione di carne d’agnello e capretto, rivelando una realtà che neanche lontanamente riusciresti ad immaginare. Un nuovo sconvolgente video, accompagnato dalla voce narrante dell’attrice Claudia Zanella e frutto di un’indagine sotto copertura, svela tremendi atti di crudeltà e maltrattamenti perpetrati nei confronti di agnelli e capretti all’interno di allevamenti e macelli italiani a ridosso della Pasqua 2014.
Vedrai scene mai viste prima di reali abusi inflitti a cuccioli che, uccisi ad appena un mese di vita, sono destinati a diventare cibo “tradizionale” sulle tavole del nostro Paese, soprattutto nel periodo delle festività.
Il materiale raccolto dai nostri investigatori negli allevamenti e nei macelli italiani espone una realtà diffusa e non casi isolati. Animali stipati in spazi ristretti, senza ripari, in mezzo a rifiuti e rottami; pecore malate, lasciate per ore legate, allontanate dal gregge, senza alcuna cura veterinaria, in attesa della macellazione; agnelli separati dalle loro madri, spesso affette da mastite e con le mammelle in necrosi. Queste scene non sono che il preludio ad una fine tremendamente dolorosa, come dimostrano le immagini realizzate dagli attivisti.
In un allevamento prima del carico sul camion diretto al macello é stata documentata la “pesatura”, una pratica controversa, cruenta e sulla quale la legge italiana non è molto chiara, durante la quale gli agnelli, terrorizzati, vengono legati, issati per i carpi (polsi) e pesati in gruppo.
All’interno dei macelli le riprese sono sconcertanti: capretti e agnelli terrorizzati, intrappolati nei tunnel che li condurranno verso i loro ultimi istanti di vita. Gli investigatori hanno ripreso le inadempienze dei lavoratori incapaci di stordire gli animali, ai quali viene recisa la gola in stato di coscienza mentre sono in preda al panico e al dolore. GUARDA IL VIDEO E LE FOTO