Vedere, uno sguardo infinito

Vedere, uno sguardo infinito

Il 2 maggio verrà inaugurata a Reggio Emilia la nona edizione del Festival di Fotografia Europea, un appuntamento annuale che propone mostre, incontri, laboratori e nuove idee dal mondo della fotografia. Ogni anno viene scelto un argomento e quest’anno il tema, declinato attraverso immagini parole, libri, incontri, è “visione”. La rassegna, intitolata Vedere, uno sguardo infinito, prova a dare alla fotografia il ruolo di strumento fondamentale per leggere e interpretare la realtà e ciò che ci circonda.

Al festival c’è tantissimo da vedere, e come ogni volta è un’ubriacatura collettiva di fotografie, chiacchiere e scoperte. A guardare il programma — che è on line — si capisce che oggi è davvero molto importate guardare all’immagine con un approccio attento e aperto dove la fotografia non solo rappresenta, ma dove tutte le idee e i dispositivi classici si aprono a un panorama molto più complesso, alla ricerca di nuovi linguaggi. L’immagine, come in un “post post postmodernismo”, è scattata nel reale ma può essere anche recuperata da archivi e collezioni per poi essere reinterpretata, distrutta, disarticolata, recuperata e ricollocata di significato.

Silvia Camporesi, Planasia #7 (Forte Teglia), Isola di Pianosa, 2014

Le mostre lo confermano: il percorso, che come al solito attraversa la città e dà la possibilità di visitare palazzi e momunenti storici, si snoda attraverso 4 nodi tematici, il libro fotografico, l’elemento surrealista, la visione del presente e nel presente, la perdita.

L’esposizione principale e dalla quale il festival prende il via è una retrospettiva, allestita a Chiostri di San Pietro e dedicata a Luigi Ghirri, padre di quella fotografia che si colloca tra l’indagine e il racconto. In mostra 300 fotografie e, per la prima volta, i materiali legati al suo lavoro — menabò, libri, cartoline, copertine di dischi, riviste — secondo tre grandi filoni: Icone, paesaggi  architetture.

“In a dream by night” – Genesis 31:24, Holy Bible © Adam Broomberg e Oliver Chanarin, MACK/AMC, 2013

Tra le cose più interessanti l’anteprima di Divine Violence di Adam Broomberg e Oliver Chanaring, autori del libro fotografico Holy Bible, edito dalla casa editrice MACK. Il libro è una bibbia sulla quale i due artisti-fotografi incollano fotografie recuperate che diventano illustrazione-contestazione del testo «dove le immagini prepotenti non solo commentano i testi sacri, ma li oscurano, li sovrastano, li interrompono, vediamo le fotografie tornare infedeli, impertinenti, ribelli al predominio assoluto e indiscutibile della parola e anche della Parola», come spiega oggi sul blog Fotocrazia Michele Smargiassi. 

Dal libro di Max Pinckers, The fourth wall, Self, 2012

Ancora sul libro fotografico, Elio Grazioli cura Senza meta. Il libro come pensiero fotografico, dove presenta sessanta volumi d’autore tra cui opere di autori come Joan Fontcuberta , Wolfgang Tillmans e Juergen Teller, Annelies Štrba e Ola Rindal, Armin Linke, Cristina de Middel.

Emilia, Europa, Islam, Asia, Sentimenti è il percorso secondo cui Annarella Giudici e Rossana Tagliati organizzano le fotografie in bianco e nero e a colori documentano concerti, eventi, passaggi televisivi, servizi fotografici che testimoniano il lavoro artistico di Annarella Benemerita Soubrette CCCP Fedeli alla Linea. In mostra le fotografie di Vittorio Catti, Roberto Serra, Gianni Ingrosso, Diego Cuoghi, e ancora, Luigi Ghirri, autore della famosa cover di Epica Etica Etnica Pathos, ultimo album pubblicato nel 1990.

Ponte City from Yeoville Ridge. Johannesburg, South Africa. 2008 © Mikhael Subotzky/ Magnum Photos

Altre due mostre da segnalare sono una collettiva di otto fotografi che raccontano il tema dell’abitare, No place like home, curata da Francesco Zanot in collaborazione con la storica agenzia fotografica Magnum Photos, e Giovane Fotografia Italiana #03, curata da Daniele De Luigi in collaborazione con GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani e Circulation(s) Festival de la Jeune Photographie Européenne al Teatro Valli, un’occasione per avere uno sguardo sulla scena dei giovani autori in Italia.

Per tutta Reggio Emilia sarà poi possibile partecipare ad eventi paralleli in luoghi di solito non dedicati all’arte. Il circuito Off propone infatti una serie di mostre ed appuntmenti in giro per la città (sul blog The Mammoth Reflex è possibile trovare diverse informazioni per orientarsi nella fitta programmazione del circuito) 

Oltre al sito ufficiale di Fotografia Europea, per restare aggiornati in tempo reale è possibile seguire l’account twitter ufficiale del festival.

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