Cosa ha detto esattamente Obama sui raid in Iraq

Cosa ha detto esattamente Obama sui raid in Iraq

Nella serata di giovedì sette agosto è stata diffusa la notizia dell’autorizzazione da parte del Presidente Obama di raid aerei umanitari per lanciare cibo e acqua alla popolazione irachena assediata dai miliziani dell’Isis sulle montagne del Nord, nella zona di Sinjar. Questa mattina, tuttavia, si è parlato anche di raid militari statunitensi per colpire le forze dell’Isis. Ecco cosa ha detto letteralmente Barack Obama, nel discorso fatto alla Casa Bianca (fonte: Briefing Room, Withe House):

«Buonasera. Oggi ho autorizzato due operazioni in Iraq: attacchi aerei mirati per proteggere il nostro personale americano e uno sforzo umanitario per aiutare migliaia di civili iracheni intrappolati su una montagna senza acqua né cibo e quasi certamente destinati a morire. Lasciate che vi spieghi quali azioni stiamo per intraprendere e perché. 

Per prima cosa, come ho già detto lo scorso giugno — quando l’Isis ha iniziato la sua offensiva in Iraq — che gli Stati Uniti sarebbero stati pronti a dare il via a operazioni militari mirate qualora avessimo deciso che la situazione lo richiedeva. Negli ultimi giorni, questi terroristi hanno continuato a muoversi in Iraq, e si sono avvicinati alla città di Erbil, dove diplomatici e civili statunitensi prestano servizio nel nostro consolato e dove il nostro personale militare addestra le forze irachene. 

Per fermare l’avanzata verso Erbil, ho chiesto alle nostre forze armate di lanciare attacchi mirati contro i convogli delle forze Isis, nel caso in cui questi si muovano verso la città di Erbil. È nostra intenzione rimanere vigilanti e agire se le forze terroriste minacciano il nostro personale o le nostre strutture in Iraq, compreso il consolato a Erbil e la nostra ambasciata a Baghdad. Abbiamo anche intenzione di fornire assistenza immediata al governo iracheno e alle forze curde, così che possano intraprendere con maggiore efficacia la lotta contro l’Isis. 

Seconda cosa, su richiesta del governo iracheno, abbiamo iniziato operazioni per salvare i civili iracheni bloccati sulla montagna. Marciando in Iraq, l’isis ha intrapreso una spietata campagna militare contro iracheni innocenti. E questi terroristi sono stati particolarmente selvaggi nei confronti delle minoranze religiose, compresi i cristiani e gli Yazidi, una piccola e antica setta. Moltissimi iracheni sono sfollati e report agghiaccianti raccontano di miliziani dell’isis che raccolgono famiglie, fanno esecuzioni di massa e fanno schiave le donne Yazidi». (Continua a leggere sul sito della Casa Bianca)

Insomma, l’idea è quella di mandare aiuti umanitari a chi è intrappolato, ma anche di impeganre l’aviazione in bombardamenti nel caso che l’Isis decida di intraprendere un’azione minatoria nei confronti della capitale curda. I raid umanitari sono già cominciati, riportano le fonti americane, ma i bombardamenti sono stati semplicemente autorizzati, verranno messi in atto nel caso la situazione lo richieda.

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