Il mito della caverna lo conoscono tutti. Per chi non lo ricordasse al momento, ci limitiamo a dire che è contenuto nella Repubblica di Platone, nel libro settimo. È una grande allegoria che illustra i limiti della conoscenza del reale: ciò che sappiamo del mondo equivale a quello che vede un uomo, seduto e incatenato dall’infanzia in una caverna, quando guarda nella parete di fronte le ombre proiettate da cose e persone che passano dietro di lui e illuminate da un fuoco. Nella sostanza, ne può vedere e capire poco. Anzi: è convinto che le ombre che vede proiettate siano la cosa reale e non un suo lontano e irregolare riflesso.
Bene. Non ci dilunghiamo ad analizzare gli elementi dell’allegoria, perché quello che ci interessa è questo: una trattazione del mito della caverna raccontato da Orson Welles, che si può vedere in questo video.
Ma senza dubbio la cosa più interessante è un filmato realizzato con la creta. Segno che il gioco delle metafore e delle allegorie si può riprodurre all’infinito.