A Genova la pioggia fa ancora danni. «Siamo in piena emergenza e le previsioni non sono confortanti», ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. L’acqua ha provocato l’esondazione dei suoi torrenti, che hanno inondato le aree vicine, provocando la morte di un uomo e una serie di danni gravi. Automobili trascinate dalla corrente, un treno deragliato per una frana (tre contusi) negozi allagati, cantine coperte di fango.
Le scuole sono rimaste chiuse, alcune strade sono bloccate. I sottopassi non sono agibili. In Valbisagno l’allerta è massima: i Fereggiano e il Bisagno hanno sfiorato il limite. Durerà, per sabato 11 ottobre fino alle 12. La situazione nel ponente si è complicata nella notte: tra le due e le tre ci sono stati allagamenti a Sestri, Voltri, Pegli, Multedo e Borzoli. Anche il Polcevera ha superato i livelli di guardia.
La tensione è alta: l’allerta durerà per tutto il weekend ed è stata prolungata fino alle 24 di lunedì. Nel frattempo si è già cominciato a cercare i responsabili. Le previsioni meteorologiche erano sbagliate: questo ha fatto sì che non scattassero le misure preventive. «Ci sono stati evidenti errori, ma da qui a dire che bisgona crocifiggere i previsori ne corre». Il problema delle previsioni si aggiunge a una situazione di dissesto idrogeologico e di mancanza di prevenzione molto grave: «Ci sono sindaci che hanno preso decisioni forti che sono stati letteralmente massacrati. Sindaci che hanno spostato scuole non sicure dal punto di vista sismico che sono stati linciati», ha detto Gabrielli. La prima stima dei danni si aggira intorno ai 200 milioni di euro.
È arrivato a Genova anche il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo della città. Ha lasciato il Sinodo a Roma per incontrare la famiglia dell’uomo morto e visitare i luoghi colpiti dall’alluvione.
Genova è solo un caso, il più recente. Ma con l’arrivo della brutta stagione le piogge in Italia diventano una calamità. Colpa del territorio, certo, ma soprattutto delle inadempienze, delle costruzioni non in regola, della mancanza di preparazione. Il dissesto idrogeologico è un problema. Le polemiche si sollevano, si prendono impegni e poi non si risolve mai nulla.
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