Portineria MilanoUseremo il Taser, ma non sappiamo dove comprarlo

Useremo il Taser, ma non sappiamo dove comprarlo

«Guardi io non so chi venda il Taser, siamo ancora in una fase embrionale, di questo se ne occuperà il ministero dell’Interno affidando un gara d’appalto». Gregorio Fontana, deputato di Forza Italia, promotore dell’emendamento al decreto stadi che introduce la pistola elettrica già utilizzata negli Stati Uniti risponde così alla domanda de Linkiesta su dove il governo si rifornirà di queste armi che dovrebbero «ridimensionare drasticamente il numero delle vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza». Sull’argomento si sono già espressi i sindacati di polizia — in modo abbastanza positivo — ma anche Amnesty International — negativamente questa volta — che da anni si occupa dell’utilizzo di queste armi che consentono di immobilizzare la persona colpita e in teoria arrestarlo con maggiore facilità. «Stiamo parlando di un’arma e le armi fanno male» aggiunge Fontana «questa è una sperimentazione su cui devono essere prese tutte le precauzioni possibili. Ma potrebbe rappresentare un deterrente nell’uso delle armi da fuoco e chi ha a cuore i diritti civili dovrebbe valutarlo positivamente». Il problema però, a parte le precauzioni o il parere favorevole delle forze dell’ordine è dove trovare questo marchingegno. Anche perché si tratta di un business non indifferente. In aumento dai 90 milioni di dollari del dicembre 2011, a dicembre 2013 è stato di 137milioni di euro. E questo riguarda solo l’azienda leader del settore, la Taser International, quotata al Nasdaq. 

In Italia, uno tra gli stati leader nel settore, non figura nessun produttore di Taser. La legislazione non è chiara, perché c’è anche chi lo importa grazie ad alcune sentenze dei tribunali. «È illegale quindi non lo produciamo» tagliano corto invece alla Marocchi, tra le aziende nel bresciano principale produttore di pistole e fucili. Stesso discorso alla Beretta o alla Benelli. Interpellati da Linkiesta le imprese spiegano che non è di loro competenza. E allora dove si può comprare un Taser? Il business gira tutto intorno agli Stati Uniti dove la pistola elettrica spopola da molti anni. È quella più professionale, in dotazione alla forze di polizia. All’indirizzo www.taser.com si possono avere tutte le informazioni a riguardo. C’è persino un video di presentazione e un link spiega dove poterlo trovare o acquistare nel mondo. L’impresa statunitense ha risposto molto velocemente alla nostra domanda, spiegando «di essere a conoscenza degli sviluppi in Italia dei dispositivi Taser da parte della forze dell’ordine, ma in questo momento non stiamo cercando opportunità di collaborazione e di business in questo Paese»· 

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La Taser international, quotata al Nasdaq, produce anche le telecamere che il governo italiano vorrebbe introdurre sulle divise dei nostri agenti di polizia. Ma come spiega un articolo della Cnn «la fase è ancora di sperimentazione». E allora dove si compra il Taser? Ha la stessa efficacia e sicurezza di quelli americani o sono dei surrogati? Su internet ci sono diverse aziende cinesi che lo vendono, ma non c’è garanzia sulla loro provenienza. O meglio anche su questo Amnesty International ha già lavorato, perché in Cina i dissuasori elettrici o manganelli elettrici vengono usati soprattutto per le torture. Un indizio su dove trovarlo in grandi quantità potrebbe essere la Fiera che si svolgerà dal 6 al 9 marzo del 2015 a Norimberga in Germania. Si tratta della Iwa. È una grande rassegna delle armi dove le più importanti aziende del settore espongono i loro prodotti. C’è solo un’azienda che produce Taser, la Samex di Vienna. 

Ma ce ne sono anche delle altre, come la Hornecke Industry tedesca. Il portale Mondoregalo.it le importa in Italia e le vende online a 119 euro, con uno sconto di 21 euro. Ce ne sono anche di più costosi, fino a 200 euro: «Vietato ai minori di 18 anni»  c’è scritto sul sito: «La scossa non lascia effetti dannosi né temporanei né permanenti sulla persona. Non cagiona lesioni nemmeno lievissime. (Come da certificazione C.E; certificazione medico legale Universitaria; Perizia del Tribunale). Il dissuasore è uno strumento di difesa non offensivo. (Cfr Giurisprudenza). La detenzione è lecita, sia in luogo privato sia in luogo pubblico. (La liceità è stata stabilita da oltre 10 provvedimenti dell’autorità giudiziaria Cfr Tribunale Milano, Carpi, Verona, ecc..).». Il consiglio del venditore è comunque quello «di azionare la scossa più volte senza però avvicinarsi in modo da dare la possibilità di fuga evitando il contatto tra le due persone». 

Sì perché il Taser può anche essere mortale. «Nel Nordamerica (Usa e Canada), dal 2001, il numero dei morti ‘taserizzati’ è di almeno 864. Nel 90 per cento dei casi, le vittime erano disarmate» spiega sempre in una nota Amnesty International. «Prima di mettere a disposizione delle forze di polizia questo tipo di arma andrebbe effettuato uno studio sui rischi di violazioni dei diritti umani a seguito del suo impiego e andrebbe garantita una formazione specifica e approfondita per gli operatori che ne venissero dotati. Ma anche se venissero soddisfatte queste due richieste, il rischio di violazioni dei diritti umani non verrebbe affatto azzerato» ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty. Ma sono tanti i report dell’associazione internazionale che mettono in guardia sui pericoli del dissuasore elettrico. In Canada ad esempio a farne le spese sono state spesso gli adolescenti, addirittura ragazzi di 12 anni, nonostante le forze dell’ordine canadesi siano a conoscenza degli effetti negativi che possono avere le scariche multiple. 

Il fatto che sia stata inserita questa norma nel cosiddetto «decreto stadi», ha spiegato il vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico, «non significa in alcun modo che l’impiego del Taser sia destinato a queste circostanze. Noi abbiamo il dovere di utilizzare tutte le tecnologie disponibili senza che questi strumenti però determinino danni irreversibili alle persone. L’obbiettivo è quello di bloccare un violento senza recare danno alla sua salute. Il fatto che ci sia una casistica che evidenzia effetti negativi sulla salute —conclude Bubbico — induce ad apprezzare ancora di più la massima attenzione nella sperimentazione». Chi invece nutre dei forti dubbi sul Taser è Daniele Farina, deputato di Sel, che in un intervento in aula a Montecitorio, oltre a criticare l’utilizzo dei decreti da parte del governo in argomenti così delicati, ricorda «che ormai esista una letteratura indipendente in materia che racconta cose diverse: parla di un uso non sostitutivo ma aggiuntivo, esteso e a volte indiscriminato. I quasi 900 morti statunitensi dal 2001 ad oggi avrebbero dovuto indurre il legislatore ad altra e maggiore prudenza».

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