“Fabrizio Corona, la giustizia non è uguale per tutti”

“Fabrizio Corona, la giustizia non è uguale per tutti”

Come la pensano gli italiani lo si può comprendere anche dalle lettere ai giornali. C’è un sito, in Italia, che, quotidianamente, pubblica le lettere più interessanti, www.carodirettore.eu, nato per iniziativa dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano. Linkiesta ne propone qualcuna, rimandando al sito i lettori che vorranno avere un panorama ancora più vasto di ciò che gli italiani scrivono ai giornali, quotidiani e periodici.

Troppa attenzione sui tagli e poca sull’evasione

Caro Augias, lei ha concluso la risposta alla lettera del signor Cappello citando Thomas Piketty sul peso soffocante rappresentato dal parametro del 3 per cento nel rapporto deficit/Pil. L’idea è da condividere ma mi sembra riduttiva. La soluzione di allentare temporaneamente i vincoli che ostacolano la ripresa, sicuramente necessaria, sarebbe solo un palliativo per un Paese come la Grecia e aggiungo anche per l’Italia. Non si capisce perché a questi due Paesi possa essere concesso ab aeterno un tasso di evasione fiscale tra il doppio ed il triplo della media europea. L’insufficienza del gettito è sostituito da prestiti garantiti dai contribuenti europei mai più ripagati. Purtroppo tutta l’attenzione viene posta sui tagli alla spesa, come se a noi mediterranei fosse impossibile far pagare le tasse a tutti, o quasi. Su questo anche i media hanno gravi colpe, ricordo ancora l’appellativo di “Dracula” elargito a Vincenzo Visco ai primi risultati della sua azione. Lo stesso Piketty propone una patrimoniale progressiva sull’ultimo percentile delle famiglie come metodo per riequilibrare una tendenza che ci sta riportando all’ Ancien régime.

Paolo Serra, Bologna, [email protected], la Repubblica, 30 gennaio

I neodiciottenni dovrebbero giurare sulla Costituzione

Esclusi coloro che svolgono ruoli politici, gli unici che giurano sulla Costituzione italiana sono i cittadini immigrati che acquisiscono la nostra cittadinanza. Potrebbe essere un modo di riavvicinare i giovani alla res publica quello di far giurare i neodiciottenni sulla Costituzione, ovviamente dopo averla studiata. La scuola dovrebbe svolgere questo compito. Per i giovani che non frequentano più le aule scolastiche si potrebbero istituire brevi corsi per illustrare i principi- guida che regolano la nostra società. Quanti mali nascono dall’ignoranza della nostra legge fondamentale?

Anna Maria Anastasia, Napoli, la Repubblica, 30 gennaio

Troppo vecchio (75 anni) per il Banco Posta

Con una missiva e senza alcuna spiegazione, mi sono visto revocare la carta di credito Banco Posta Più. Per telefono mi hanno confermato la revoca anche se, a loro avviso, sono un ottimo cliente che non ha mai dato problemi. Non soddisfatto dalla risposta, sono andato all’ufficio postale. Dopo alcune telefonate interne mi hanno detto che il motivo della revoca poteva essere il raggiungimento dei 75 anni di età. Mi chiedo se una cosa del genere sia possibile.

Sergio Magini, Riva del Garda (Tn), la Repubblica, 30 gennaio

Il terrorismo islamico è sempre minaccioso

Sono passati oltre 13 anni dall’attentato alle Torri gemelle e non è cambiato nulla. Anzi, la minaccia del fanatismo islamico è enormemente aumentata. È nato il Califfato e si sta diffondendo a macchia d’olio: Isis e Boko Haran controllano un territorio vasto più della Francia. Senza dimenticare altre propaggini, come quella in Libia, a poche miglia dalle nostre coste. A tutto ciò, si aggiunge il proliferare dei «cani sciolti», pronti a uccidere in nome del Profeta e a immolarsi per la «giusta causa». Che cosa non abbiamo fatto che invece avremmo dovuto fare? Dove abbiamo sbagliato? Che cosa dovremmo fare?

Monica Alessandri, [email protected], Corriere della Sera 30 gennaio

Corona dimostra che la giustizia non è eguale per tutti

Che Fabrizio Corona sia antipatico a milioni di italiani è certo, ma che debba scontare 13 anni per la condotta avuta durante questi anni è una esagerazione, se si pensa che un delinquente che ha assassinato una donna con un pugno ha avuto solo 8 anni di detenzione ed è in libertà dopo 4 anni. Ritengo che l’applicazione delle leggi non sia uguale per tutti e che molto venga lasciato alla discrezionalità dei giudizi. Nella patria del diritto non dovrebbe succedere!

Annibale Antonelli, Formia (Lt), Corriere della Sera 30 gennaio

Erri De Luca e Tav, parole fuori posto  

Le parole di Erri De Luca sulla Tav che approvano la ribellione pesante al cantiere , mi sembrano fuori posto: è invito a violare quanto più governi (Destra e Sinistra) hanno stabilito negli anni. La violenza è da condannare sempre, e l’intellettuale ha maggiori responsabilità nel condurre le masse a fare scelte, e invitare alla violenza motivandola con «nobili» propositi mi sembra assolutamente fuori posto. Anche la scusa dell’amianto (presunto killer sotto le montagne dello scavo) sono state cancellate dai controlli Arpa del 2014 , e quindi non ci sono più alibi per i veri NoTav; certamente non ai professionisti del No che si disinteressano, nascondono le notizie tecniche ambientali che danno conforto a chi vuole continuare il buco e pensare al futuro. La Giustizia ha emesso sentenze di totale censura all’operato (!?) di autonomi & c , ed è un ritorno alla serietà del confronto nelle sedi opportune perché non è bloccando la circolazione , tagliando le reti, scontrarsi con la polizia, che si comprendono e risolvono i problemi! 

Renata Franchi, La Stampa, 30 gennaio  

Perchè i lavori stradali non si fanno di notte?

Vi scrivo per segnalare un’inspiegabile abitudine che in altri Paesi come ad esempio l’Inghilterra è del tutto sconosciuta; ovvero quella di fare lavori stradali in ore di punta! Secondo voi è normale che ci si metta a potare i rami degli alberi nel centrale corso Regio Parco dalle 8 del mattino in poi quando tutti passano da quella arteria per uscire dal centro? Io vorrei sapere chi è il genio che ordina questi lavori a quell’ora! Ma questo è solo l’ultimo episodio! Riparazione buche, potature e lavori di altro genere sembra che vengano fatti apposta quando tutti vanno a lavorare invece che di notte come nei paesi civili. Vigili ovviamente assenti, e traffico nel caos più totale. Verrà un giorno che il senso civico in questo paese verrà messo in pratica? 

Osvaldo, La Stampa, 30 gennaio  

Caro Ferrara, dovresti essere tu a dirigere il Corriere

Carissimo Giuliano, che tu lasci la direzione del Foglio è per tutti noi una vera metàbole epocale le conseguenze delle quali si potranno capire soltanto un giorno. In questi diciannove anni (ricordiamo che 19 è il numero sacrato a san Gennaro e a san Giuseppe) il Foglio siccome da te creato e diretto ha rappresentato uno dei motivi per i quali è valso vivere. Ringrazio quindi non per le mie personali ragioni ma per quelle obiettive. Sarebbe giusto che tu andassi a dirigere il Corriere. Solo tu riusciresti a riportarlo al suo ruolo e al suo peso. Solo tu insieme con Vittorio Feltri; ma giacchè Vittorio viene indicato quale presidente della Repubblica (ancorché chi lo indica non abbia forse sentimenti puri) non voglio distoglierlo dall’alto compito: per il Corriere resti solo tu. Voglio pregarti di farti interprete presso Claudio Cerasa del mio sentimento augurale vivissimo: e infatti, ancora una volta: formulare voti al Foglio significa formularli a noi stessi.

Paolo Isotta, Il Foglio, 30 gennaio