Non è uno dei problemi più diffusi, almeno per restare in Italia. Ma proprio per questo è molto probabile che vi trovereste impreparati: che fare se vi lanciano addosso una bomba?
Se si tratta di una granata, dovete tenere presente che le istruzioni da seguire (qui le trovate in inglese) sono queste:
Non potete scappare
Una bomba del genere ha un raggio d’azione che va oltre i dieci metri, per una lunghezza della miccia che è intorno ai tre secondi. Ora che capite dov’è, cos’è e cosa succederà, e poi vi mettete in moto, siete già saltati in aria.
Non potete ributtarla indietro
Non siete in un videogioco, non è Call of Duty. Se la miccia dura tre secondi, o quattro, di cui due passano in volo, ve ne restano due per afferrare la bomba, mettervi in posizione e lanciarla abbastanza lontano dal suo raggio d’azione. Molto molto difficile che ce la facciate
Potete cercare riparo
Tutti i ripari possibili vanno bene, più solidi sono e meglio è. Le schegge schizzano fortissime, ma perlopiù sono dirette verso l’alto. Per cui è consigliabile, in mancanza di meglio, di buttarsi a terra. Se possibile, coprendo la testa con qualcosa di solido.
Dovete evitare le schegge
La regola, di fronte a una granata, è di rendere minima l’esposizione e di proteggersi con cose resistenti. I soldati imparano tecniche di posizionamento istantaneo da adottare di fronte a una bomba, per far sì che la maggior parte delle schegge vada in altre direzioni e quelle dirette verso di loro vengano bloccate dalle coperture e dagli elmetti. Non è sempre possibile, anche a causa delle condizioni del campo in cui si trovano, ma il principio è quello: sottrarre il corpo alla potenzialità della bomba.