I segni si vedono sulla pelle. Può sembrare una cosa di second’ordine (e rispetto a molte altre cose lo è senza dubbio), ma i jeans molto stretti, i reggiseni male impostati, i collant troppo severi lasciano le loro impronte, ogni giorno, sul corpo delle donne.
Il fotografo americano Justin Bartels ne ha tratto ispirazione per una serie “Impression”, concentrata sui segni che i vestiti troppo stretti, necessari per adeguarsi agli stili della moda, lasciano sulla pelle delle donne. Sono laccetti, cinture, sostegni. “Perché le donne scelgono queste tenute così scomode?” si è chiesto. “Avevo notato il senso di sollievo della mia fidanzata quando tornava a casa alla fine della giornata, e poteva togliersi i vestiti scomodi che indossava. Allora mi è venuta l’ispirazione per questo progetto”.
Si chiama “Impression” perché, al tempo stesso, indica il segno (l’impressione) lasciata sul corpo e ricorda l’ansia e il motivo che spinge le donne a indossare abiti scomodi e dolorosi: la buona impressione. Una schiavitù minore, una microfisica del potere che si esercita sui corpi e li modifica. Questa è una verità. E queste le immagini che la raccontano:
Ringraziamo Justin Bartels per averci permesso di utilizzare le sue immagini (©justinalexanderbartels.com)