Volete imparare a fare fotografie come Dio comanda? Sarebbe una buona idea: una delle piaghe provocate dallo smartphone è la proliferazione delle immagini, delle fotografie homemade di qualità bassa (bassissima), di giochi prospettici raccapriccianti (la torre di Pisa che viene sorretta a distanza, ad esempio, o persone che giocano con il Sole al tramonto come se fosse una palla), di scatti di pranzi merende e cene (ma è mai possibile: ripeto: è mai possibile?). Insomma, di una enorme pattumiera visuale che serve solo alle grandi aziende per geolocalizzarvi e studiare i flussi delle popolazioni, per poi rivendere i dati.
Le regole per le buone fotografie, oltre al talento (cosa che, chi non ce l’ha, non se lo può dare), si possono riassumere in nove semplici leggi fondamentali. Le elenca il celebre fotografo Steve McCurry (le immagini sono tratte da un video, sotto, che le usa come esempio di come si deve fare fotografia).
1) Bisogna, per prima cosa, rispettare la “regola dei terzi”. Cioè: l’immagine va immaginata come se fosse divisa in nove parti. E gli elementi importanti dell’immagine devono trovarsi posizionati su queste linee immaginarie o sulle loro intersezioni
2) Sempre a proposito di linee: mai trascurare le linee direttrici, che guidano il percorso dell’occhio all’interno della fotografia
3) Ancora sulle linee: le diagonali sono importanti allo stesso modo, servono a dare un’impressione di movimento. A seconda del loro orientamento cambia la dinamica della fotografia
4) Utilizzare quadri e geometrie già presenti nell’ambiente, come le porte e le finestre: arricchiscono la composizione e ne danno un ordine preciso
5) Il principio, ovvio della figura-sfondo. Serve sempre trovare un contrasto tra il soggetto protagonista dell’immagine e ciò che ha dietro. L’ambiguità tra le due componenti potrebbe portare all’illusione ottica, se studiata, o solo a un’immagine brutta, nella maggioranza dei casi
6) Se fate ritratti: lasciare poco spazio vuoto, soprattutto sopra la persona
7) Se fate ritratti 2: prestate attenzione all’occhio dominante del soggetto. In questo modo il suo sguardo darà l’impressione di seguire chi vede la fotografia
8) Privilegiare i motivi ricorrenti, le cose che si ripetono (teste, forme, immagini uguali), ma non esistare a interrompere la serie, per potergli dare ancora più forza
9) Utilizzare le simmetrie tra le parti (giocando magari con i colori) per rendere ancora più gradevole la foto
In ogni caso, per avere più chiarezza, il video è questo: