Game of Thrones, dove eravamo rimasti?

Game of Thrones, dove eravamo rimasti?

Sono passati circa dieci mesi dall’ultima puntata della quarta stagione di Game of Thrones. Dieci mesi difficili per i fan che, prostrati dall’attesa, ora stanno per tirare un sospiro di sollievo. L’attesissima quinta stagione, per dirla alla Jon Snow, is coming.

La data da segnare sul calendario è la notte tra il 12 e il 13 aprile, quando, negli Stati Uniti su HBO e in Italia su Sky Atlantic HD, andrà in onda in contemporanea la prima puntata in inglese (con sottotitoli (in Italia è prevista una replica, lunedì 13, sempre su Sky Atlantic HD, alle 22.10). Per chi invece Game of Thrones lo chiama Trono di Spade e lo vede in italiano, l’appuntamento è ogni lunedì alle 21.10, a partire dal 20 aprile, quando su Sky Atlantic verranno trasmesse le puntate doppiate in italiano.Insomma, mancano veramente pochi giorni, e non ci potrebbe essere momento migliore per riprendere le fila della serie in modo da arrivare pronti e seguirne gli sviluppi.

La domanda, quindi, è la seguente: dove eravamo rimasti? O meglio, dove erano rimasti i nostri eroi? Prima di cominciare, un consiglio: se seguite la serie e non siete ancora a pari con l’ultimo episodio della quarta stagione, tenetevi alla larga da quel che segue, perché vi capiterà raramente di trovare un testo più ricco di spoiler. A voi la libertà di scelta.

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Tyrion Lannister

Cominciamo da Tyrion (Peter Dinklage), the Himp, il folletto, o come preferite chiamarlo, uno dei personaggi più amati della serie. L’abbiamo lasciato in un momento che definire concitato è decisamente eufemistico. Riprendiamo il filo: dopo che, nella mitica sfida contro the Mountain, la testa del suo campione, Oberin, è esplosa sul selciato di King’s Landing, Tyrion, condannato a morte per l’avvelenamento del nipote, Re Joeffrey, first of his name, se l’è vista proprio brutta. Fortuna che a vegliare su di lui c’è sempre il fratello Jaime, che gli dà l’occasione di scappare, liberandolo dalla prigione dove attende l’esecuzione. Ma Tyrion, appena libero, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, soprattutto dopo aver scoperto che la sua amata Shae non solo è una puttana per davvero, ma è anche in combutta con il padre. Tyrion la trova nuda nel letto, mentre chiama il padre my lion e Tyrion, furioso, la strangola. Ma non basta, perché dopo aver ucciso Shae, Tyrion trova il padre nelle latrine e, dopo aver confessato l’uccisione dell’amante, lo trafigge con tre dardi, lasciandolo morire in bagno. Una fine non troppo onorevole per Tywin Lannister, ma tant’è. Probabilmente ora Tyrion ci sta pensando, mentre si trova inscatolato nel carico di una nave diretta verso un porto sconosciuto, al di là del Narrow Sea, il mare Stretto. Who knows?

Varys

Insieme a Tyrion, in quella nave che nottetempo prende il largo per un porto sconosciuto al di là del Narrow Sea, c’è il numero uno di tutte le macchinazioni, l’uomo delle spie, the Spider, ovvero Varys (Conleth Hill), che appena ha sentito suonare le campane di King’s Landing, dopo aver atteso molto più del previsto Tyrion per farlo scappare, capisce che per lui lì non c’è più posto.

Ser Jaime e Cersei Lannister

Nello stesso momento, in qualche sala di King’s Landing, Jaime Lannister (Nikolaj Coster-Waldau) sta facendo i conti con il fatto di essere complice nella fuga del fratellino, ma anche con il fatto, non previsto, che il fratellino non si è accontentato di scappare, ha anche ucciso il padre e la sua amante. Insomma, Jaime, che aveva appena ricucito il rapporto con la sorella — da tutti i punti di vista — pur avendo passato mesi di prigionia e aver perso la mano destra, ha visto tempi migliori. Anche Cersei (Lena Headey), ovviamente, è a King’s Landing, e chissà cosa le passa per la testa mentre le campane del palazzo suonano a morto e scopre che l’odiato fratellino nano, dopo aver ucciso la madre quando è nato, il nipote — o almeno così crede Cersei — avvelenato al suo banchetto nuziale, ora ha ucciso anche il padre. Non lo sappiamo, non ancora. Ma scommettiamo che sarà pronta a tutto pur di vedere la testa di Tyrion infilzata su qualche lancia.

Daenerys Targaryen

A differenza di Lord Varys e di Tyrion Lannister, Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), mother of the dragons e Khalessi dei Dothraki, dall’altra parte del Mare Stretto ci è già. L’abbiamo lasciata a Meeren, dove ha dovuto affrontare una delle più grandi difficoltà del suo cammino: rinchiudere due dei suoi tre draghi, ormai troppo grandi e famelici per essere tenuti sotto controllo, nelle segrete della città. Il suo destino non lo sappiamo ancora. Ora vuole regnare, e lo dovrà fare senza l’aiuto e la supervisione di ser Jorah Mormont, di cui ha scoperto l’antico tradimento. L’invasione di Westeros pare fuori dalle sue prime preoccupazioni.

Jon Snow

Il bastardo di Ned Stark ha fatto un sacco di strada da quando assisteva alle esecuzioni dei traditori del patto della Night’s Watch sulle colline intorno a Winterfell. Ora Jon (Kit Harington) è diventato un uomo, ha conosciuto l’amore, l’ha perso ed è pronto a nuove avventure. Quando l’abbiamo lasciato, mentre a King’s Landing si compivano omicidi e fughe notturne, era a Castle Black, insieme a quel che resta dei Watchers of the Wall, a bruciar cadaveri in compagnia dell’amico Samwell Tarly, sotto lo sguardo intenso di un personaggio che in pochi si aspettavano di vedere prima beyond the wall, e poi lì dentro, tra le mura di Castle Black: Stannis Baratheon, che è ancora in giro con Melisandre e il suo primo cavaliere, ser Davos.

Stannis Baratheon

Come abbiamo appena detto, Stannis Baratheon (Stephen Dillane), alla guida del suo esercito e con al fianco Melisandre e ser Davos, è arrivato at the Wall, e dopo aver messo fuori gioco l’esercito di Mance e catturato the King Beyond the Wall, ora può cavalcare verso King’s Landing.

Lord Petyr “Littlefinger” Baelish

Littlefinger (Aidan Gillen) è anche lui, come Varys, un campione dell’intrigo, e dopo aver liquidato la neo moglie Lysa Arryn gettandola dalla Moon Door, sembra aver preso il comando della Vale of Arryn. Lord Baelish sembra aver le idee chiare anche sul futuro del piccolo Robert, pronto per diventare un uomo (a ognuno le proprio congetture sul futuro del piccolo, se morto o cavaliere, vedete voi), mentre al suo fianco sembra proprio esserci l’ex ragazzina viziata Sansa Stark, che a vederla di nuovo sorridente e vestita di nero, mentre scende le scale di Eyrie, dà tutta l’aria di una dark lady che ha perso ogni tipo di naiveté. Vedremo.

Arya Stark

Arya (Maisie Williams) è uno dei personaggi più riusciti della serie — insieme a Tyrion e Jon Snow, almeno per i gusti di chi scrive — nonché uno dei più misteriosi. L’abbiamo lasciata su una barca, con la prua verso Braavos e il vento nelle vele. Dietro si è lasciata — con odio e freddezza — un Mastino morente e che, in fondo, ci stava anche un po’ simpatico, ma anche una famiglia ormai distrutta e dispersa per tutta Westeros e una “cavaliera” — Lady Brienne — pronta a difenderla in onore della promessa fatta alla madre Catelyn. Ma ora è tutto passato, il futuro non sappiamo ancora cosa le riserverà. Sappiamo solo che l’ultima volta che ha parlato, prima di salire sulla nave che la porterà a Braavos, ha detto due parole al capitano, mentre con la mano gli allungava una moneta di ferro: «Valor Morghulis». Ovvero, in Alto Valyriano, Tutti devono morire.

Bran Stark

Ah, e il piccolo Bran? Be’, prima di tutto ormai non è più un bambino, ma soprattutto nella prossima stagione non ci sarà. Dovremo aspettare la sesta stagione, nel 2016, per rivederlo in azione. In ogni caso, dove lo abbiamo lasciato lo ritroveremo: ora che è arrivato finalmente alla sua destinazione, beyond the Wall, pronto per avverare il proprio destino. È all’albero che aveva sempre sognato, ha inseguito il corvo con tre occhi e, anche se non potrà mai più camminare, è pronto per volare.

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