E se comandassero le mamme?

E se comandassero le mamme?

Gli Iro­chesi del Nord Ame­rica, i Minan­g­ka­bau di Suma­tra (Indo­ne­sia), i Mosuo della Cina sud-occi­den­tale. Sono tra le poche popolazioni del mondo che si definiscono, oggi, esplicitamente matriarcali. Tra i Mosuo, ad esempio, chi comanda in casa è la donna anziana, il matrimonio non esiste e l’uomo può frequentare la camera della amata fino a quando lei lo ama. E poi se ne torna a casa sua, dalla mamma. 

Come tutte le cose talmente frequenti da diventare ovvie, è raro che ci si chieda come mai le nostre società sono naturalmente evolute verso la patriarcalità e la subordinazione della femmina al maschio. Ancor più raro è chiedersi cosa sarebbe successo se la storia avesse deciso di prendere un’altra direzione, se a guidare le famiglie fossero state le madri.

Secondo Heide Goettner-Abendroth, filosofa ed esperta di società matriarcali che sul tema ha scritto un importante saggio – Le società matriar­cali. Studi sulle cul­ture indi­gene del mondo – e pubblicato, lo scorso anno, una bella intervista con il manifesto, nelle società matriarcali «i cri­teri deter­mi­nanti sono le esigenze delle donne e dei bam­bini, che sono il futuro dell’umanità, rispetto alle aspi­ra­zioni di “potenza” e “viri­lità” degli uomini». Conseguentemente, «sono basate su valori materni come il pren­dersi cura, il nutri­mento, la cen­tra­lità del materno, la pace attra­verso la media­zione e la non vio­lenza; sono valori che val­gono per tutti: per chi è madre e per chi non lo è, per le donne e per gli uomini».

Non sappiamo se sarebbe andata davvero così. Però abbiamo visto coi nostri occhi la madre di Baltimora, Toya Graham, quella che prende a schiaffi il figlio durante la rivolta causata dalla morte per lesioni di Freddie Gray: «È il mio unico figlio maschio e non voglio che diventi un martire», ha detto alle televisioni, a seguito dell’episodio. No, non sappiamo se sarebbe andata davvero così, con una società matriarcale. Però il sospetto di aver pescato la carta sbagliata, quello sì, rimane.

Gli articoli del nostro speciale:

Mamme omosessuali, mamme biologiche e mamme “di carta”
Quando una famiglia italiana è composta da due mamme, solo una ha la patria potestà sui figli. La storia di Rosaria, Chiara, Giulia e Anita, di Lidia Baratta

Ada Lovelace, la madre dei computer
La storia dell’invenzione della “macchina analitica”, il più antico antenato dei nostri computer, di Jacopo Colò

“La maternità? Come fare un master di formazione”
Diventare madre non penalizza la donna. Ma la rende più forte ed efficace anche sul lavoro. Intervista a Riccarda Zezza, fondatrice di Maam, di Dario Ronzoni

Infertilità e crisi: la scomparsa delle mamme
Perché in Italia non si fanno più figli? C’entrano le condizioni economiche e gli stili di vita, di Francesco Cancellato

Mamme blogger nella giungla del web
Una conversazione con Claudia De Lillo, giornalista, mamma, blogger, che da 9 anni vive una vita parallela come elastigirl sul blog Nonsolomamma.com, di Andrea Coccia

Strenua difesa della madre ebrea
Lo stereotipo più diffuso sulle madri che popola il cinema e la letteratura americana. Da Woody Allen a Sarah Silverman, passando per Philip Roth, di Giulio D’Antona

Madri di ’ndrangheta
Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce: storie di madri che hanno provato e provano a uscire, con i figli, dal crimine, di Luca Rinaldi

La mamma è sempre la mamma, anche per la psicologia: non lasciamola sola
La psicoanalisi è passata da un modello conflittuale, nel rapporto genitori-figli, a uno più sentimentale e tranquillo e alla figura del “care-giver”, di Giovanni M. Ruggiero

Dove nasce l’attaccamento tra madre e figlio?
Perché si instauri il legame non basta l’allattamento ma servono anche segnali sociali, come il contatto fisico e l’essere coccolato, di Cristina Tognaccini

Dal nostro archivio:

Mamma e figlio, anche questa è una famiglia 
In Italia le “small families” sono il 16%. Vivono tra solitudine, difficoltà e politiche disomogenee.

Mamme imprenditrici contro la disoccupazione
Le imprese donna sono oltre 1,2 milioni, nel nostro Paese. Una scelta spesso forzata, per tornare a lavorare.

Utero in affitto, diventare mamme costa 100mila euro
Da noi non è permesso, ma molte coppie scelgono di farlo all’estero. Nel 2011 sono state 4mila.

La difficoltà di conciliare famiglia e lavoro in Italia, in un grafico.

Orfani bianchi, il costo drammatico delle badanti 
Famiglie distrutte, bambini suicidi. Del calvario in patria delle nostre badanti non sappiamo nulla.

Prima dei bambini, in Italia mancano le mamme
Nascite in picchiata per il calo della fecondità, ma anche perché si riducono le potenziali madri.

Il coworking con l’asilo per le mamme (e i papà)
A Milano, Roma e Bologna il coworking ha anche il “cobaby”. Così le mamme non rinunciano al lavoro.

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