Virtù dell’uomo saggio è saper ascoltare. Il problema, però, è che spesso non si riesce a sentire quello che viene detto. Nel regno animale l’essere umano ha un raggio di ascolto non elevatissimo (va dai 20 Hz ai 20mila Hz) soprattutto se messo a confronto con altre specie, che hanno capacità uditive molto più sviluppate (ma anche molto meno sviluppate).
La questione riguarda le frequenze. Animali come le tartarughe colgono suoni compresi tra 20 e i 1000 Hz di frequenza, le rane tra 100 e 3000 Hz. Questo vuol dire che non sono in grado di sentire tutti i suoni in grado di emettere Mariah Carey. Non è una gran perdita, in particolare per la tartaruga, ma è senza dubbio interessante pensare che esista un mondo di suoni e rumori che, per loro, è del tutto inconcepibile. Fa ancora più impressione a pensare che lo stesso concetto, ma con altre frequenze, vale anche per gli esseri umani.
Cani e gatti (gli esempi più ovvi), sono in grado di sentire oltre il doppio, altri ancora di più. L’uomo, che pure vanta un primato tra gli altri animali (o almeno, crede di vantarlo) è tagliato fuori da una fitta selva di suoni che, invece, elefanti e altri animali possono sentire con estrema facilità.
Questa infografica, realizzata da IHP (Independent Hearing Professional) mostra, in modo simpatico e a forma di cartoon i limiti e le capacità delle diverse specie. Con ironia, si sottolinea che l’uomo ha la sfortuna di poter sentire, dalla prima all’ultima nota, il Gangnam Style.
Il saggio, allora, non deve solo saper ascoltare. Deve anche saper sentire. E il mondo è un frastuono ricchissimo da cui è difficile saper trarre una melodia.