Quando si parla di Hegel, nessuno capisce niente. Il filosofo tedesco della dialettica e della sintesi, della nottola di Minerva, dello spirito del tempo è sempre stato un brutto cliente per gli studenti. Le sue affermazioni, sia che venissero sintetizzate (eh) nei manuali, sia che fossero lette dai suoi scritti sono spesso apparse incomprensibili, astruse, surreali. Che significa dire che “la scienza è un cerchio chiuso su se stesso, un cerchio di cerchi”? O che “la fenomenologia dello spirito è la storia romanzata della conscienza che via via si riconosce come spirito”? O che “ciò che è razionale è reale, e ciò che è reale è razionale”? A quanto pare, nulla di sensato.
Ebbene, non è così. Questo video aiuta a capire, almeno a livello base, che dietro a queste frasi scombiccherate esiste un pensiero, ed è anzi un pensiero molto solido. Forse non affascinante, forse non attualissimo (per lui “lo spirito del mondo” era Napoleone “a cavallo”. Oggi potrebbe essere Marchionne sulla Ferrari?). Di sicuro, è complicatissimo. Non è affare per tutti, ma questa introduzione può aiutare a orientare chi è interessato. Ci si inerpica tra le complessità del suo linguaggio (uno dei primi ostacoli) e si spianano i concetti più ardui. Certo, chi lo fa è Alain de Botton, e un po’ di superficialità è inevitabile. Ma come inizio non è male: