Nessuno nasce imparato, soprattutto nelle cose difficili e sconosciute della convivenza con altre persone. Nel 1950 non era uso, come è oggi, che le coppie convivessero prima del matrimonio. Ci si sposava e si cominciava la vita a due. Molte persone non erano preparate. Per evitare problemi e incomprensioni, oltre ai saggi consigli di nonni e genitori, ci si poteva affidare a filmati come questo. Una vera e propria guida alle signore per affrontare il primo anno di convivenza.
Per realizzarlo, come mostrano i titoli di apertura, ci si affidava a luminari del settore, come il professor Lemo D. Rockwood, esperto di “Family Relationship”, con tanto di cattedra di Home Economics al New York State College.
“Il matrimonio”, spiega la protagonista “non è solo vivere insieme. Significa prendere decisioni insieme e fare piani insieme”. E fin qui. Poi, arriva la parte più antiquata. Il primo lunedì mattina di matrimonio lei è orgogliosa del marito “che va a lavorare, per guadagnare da vivere per entrambi”, mentre lei “può cucinargli la colazione” cosa che, appunto, la rende molto orgogliosa.
Certo, spiega poi. Per sposarsi, ha dovuto lasciare il suo lavoro. Ogni tanto “rimpiange quella scelta”, e i soldi che prendeva. “Stare a casa è dura”. Tutte cose compensate da altre soddisfazioni. Come, ad esempio, “decidere come spendere i soldi insieme”, anche se non sempre si è d’accordo, o dagli “apprezzamenti del marito per le cose che si impara a cucinare”.
Non è sempre una vita rose e fiori. Ad esempio, ci sono i parenti, di mezzo, che complicano le cose. Nel filmato si vede la lunga evoluzione della crisi, delle difficoltà e, alla fine, della soluzione. Insieme. Molto istruttivo, almeno per chi fosse rimasto indietro di 60 anni.