Portineria MilanoIl fidanzato della senatrice Pezzopane indagato per tentata estorsione

Si muove la procura de L'Aquila dopo la denuncia di Maiorano. In concorso con il manager Ivan Giampietro

Simone Coccia Colaiuta, fidanzato della senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane, è indagato dalla procura dell’Aquila per tentata estorsione in concorso insieme con il suo manager Ivan Giampietro. L’indagine prende spunto dalla denuncia di Alessandro Maiorano, in seguito a un articolo de Linkiesta del 17 luglio scorso, dove si dava conto di un’altra inchiesta sui presunti ricatti all’ex governatore abruzzese Gianni Chiodi e alla stessa Pezzopane. Bisogna tornare indietro di un anno per capire l’indagine sul compagno dell’esponente politica del Pd. Tutto incominciò su Facebook alla fine del 2014. Inizi di novembre. Maiorano, noto alle cronache per aver scoperchiato a Firenze gli scheletri nell’armadio dell’attuale presidente del Consiglio, litigò con Coccia Colaiuta sul social network. Minacce di querela a vicenda. Ma il 21 novembre di quell’anno gli agenti della Digos – che ha messo sotto controllo i telefoni del fidanzato della Pezzopane e dell’agente Giampietro nell’inchiesta sui ricatti in Abruzzo – ascoltano una telefonata di Coccia a Giampietro dove si preparano a ricevere la denuncia di Maiorano per la lite su Facebook. E la mettono agli atti.

Nella registrazione i carabinieri sentono Ivan spiegare all’amico che «loro potrebbero sfruttare questa cosa denunciando a loro volta Maiorano per violazione della legge sulla privacy e per danno d’immagine». Simone Coccia gli dice di averlo già denunciato ma Ivan gli suggerisce di agire anche sul danno d’immagine. «Perché lui scrive “al tuo agente”», dice Ivan nella telefonata, «al tuo manager e ufficialmente tu puoi querelarlo a seguito di questa cosa, cioè che hai perso un lavoro. “Dovevo essere testimonial del sito della mia agenzia, dovevo percepì 20mila euro e adesso m’hanno….a causa di questa segnalazione non lo posso fare più”».

A questo punto, c’è scritto nella relazione della Digos, Simone capisce le intenzioni di Ivan e replica: «Questa è una storia che mi devo inventà io praticamente…». Ivan lo incalza dicendo che lui preparerà una bozza di contratto, così hanno nei confronti di Maiorano «un’altra arma per chiedergli i danni», perché lui chiamando la sua agenzia gli ha «levato un lavoro di 20mila euro quindi ti cito per danni per 20mila euro». Ivan consiglia a Simone di parlarne con il suo avvocato. La questione è studiata nei minimi termini. Nelle telefonate successive sempre Simone chiede ulteriori chiarimenti ad Ivan che gli suggerisce di dire all’avvocato che la sua agenzia voleva metterlo «nelle prima pagina come immagine principale», ma a seguito della telefonata di Maiorano non lo vuole più. E in una conversazione del 23 novembre 2014 è sempre Ivan a ribadire a Simone che dovrebbe dire al suo avvocato che, circa venti giorni prima, aveva stipulato una sorta di contratto con l’agenzia, per un compenso di 20mila euro ma che, dopo la chiamata di Maiorano, l’agenzia non ha voluto saperne più nulla.

Il problema, però, è come dimostrare la cosa. Per questo motivo Simone chiede come può farlo. È Ivan a spiegargli «che l’agenzia ha fatto un contratto con lui, a casa di Stefania, come testimonial, Simone per farlo ha chiesto un compenso di 20mila euro ed Ivan si era preso un mese di tempo per pensarci. E che dopo la telefonata c’è stato un ripensamento dell’agenzia». La telefonata del 10 dicembre 2014, chiarifica, secondo la Digos, al meglio la questione. Coccia Colaiuta è dall’avvocato. Richiama Ivan e glielo passa. L’agente della Venus dice che «voleva Simone come testimonial della sua agenzia ed aveva pattuito, verbalmente e preventivamente, un importo di 20mila euro per due anni». L’avvocato avverte così il fidanzato della senatrice del fatto che probabilmente sarà chiamato dalla polizia per raccontare i fatti.

Subito dopo l’incontro con l’avvocato, Simone richiama Ivan e gli dice che il suo legale ha confermato «che quello da loro riferito gli ha creato un danno». Ivan risponde: «Comunque so un genio, certo volte mi dico bravo da solo».Simone rincara la dose: «No, no tu sei un fenomeno, se tu ti vuoi inculà tutto il mondo lo fai tranquillamente ad occhi chiusi». La Digos chiude così l’allegato. «Nel corso delle conversazioni telefoniche emerge con chiarezza che il Coccia Colaiuta ed il Giampietro, quando parlano con l’avvocato Isidori, non fanno mai emergere l’intento di voler truffare il Maiorano ma gli rappresentano come realmente stipulato, il contratto tra i due per l’agenzia Venus Entertainment».

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