PromesseDelrio, “finiremo la Salerno-Reggio entro 2016”. Ma sul sito dell’Anas c’è un’altra data

Alla fine anche il ministro delle Infrastrutture ha dato una data di fine lavori. Ma il cantiere del Viadotto Italia non chiuderà prima di novembre 2017. Almeno così dice l‘Anas

Alla fine lo ha fatto anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. In un’intervista rilasciata alla trasmissione Otto e Mezzo, ha detto: «Entro il 2016 la Salerno-Reggio Calabria sarà un’autostrada normale». Stessa data indicata prima di lui dal presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Entro il 2015 tutti i cantieri avranno un’accelerazione definitiva e al massimo il prossimo anno concludiamo i lavori». Ma a guardare sul sito dell’Anas, il termine dei lavori più impegnativi in corso, quelli che riguardano viadotto Italia, rimasto chiuso da marzo a luglio scorso, è novembre 2017.

Siamo a fine 2015 e lungo la Salerno-Reggio Calabria le deviazioni improvvise, i birilli e la segnaletica gialla sono lì. Quasi tutte concentrate nel tratto calabrese dell’autostrada. Ottantotto chilometri su 443, sono ancora interessati da 11 diversi cantieri.

Siamo a fine 2015 e lungo la Salerno-Reggio Calabria le deviazioni improvvise, i birilli e la segnaletica gialla sono lì. Quasi tutte concentrate nel tratto calabrese dell’autostrada. Ottantotto chilometri su 443, sono ancora interessati da 11 diversi cantieri.

Non parliamo di lavori qualunque. Degli 88 chilometri, oltre 20 riguardano il famoso macrolotto 3 parte 2 tra Laino Borgo e Campotenese, a cavallo sul massiccio del Pollino, dove nel marzo 2015 un operaio di 25 anni perse la vita cadendo da un’altezza di 80 metri nei lavori di demolizione del viadotto Italia, il più alto del Paese. Il viadotto restò sotto sequestro fino a fine luglio 2015, mentre auto e mezzi pesanti erano costretti a deviare nelle vie di montagna. Poi lo stesso Graziano Delrio tagliò il nastro della riapertura, ma solo della carreggiata Sud. Questo tratto di A3, tra l’altro, è lo stesso il cui direttore dei lavori era Stefano Perotti, l’ingegnere arrestato nel corso dell’indagine “Sistema” con l’accusa di aver sfruttato i rapporti con l’ex ministro Maurizio Lupi e il dirigente Ercole Incalza per ottenere incarichi negli appalti pubblici. Tant’è che il 20 marzo il cantiere venne sospeso e riaperto nell’arco dello stesso giorno, con la nomina lampo di un nuovo direttore.

I lavori sul macrolotto, per un valore di quasi 500 milioni di euro (il più alto tra i cantieri in corso), oggi sono ancora lì. E l’ultimazione prevista va ben oltre le aspettative di Delrio. La data per la fine dei lavori, come si legge sul sito dell’Anas, è il 21 novembre 2017. Per avere un’autostrada normale, come il ministro ha detto, bisognerà quantomeno aspettare quella data. A meno che, cosa rara per un’autostrada di cui si attende la fine dei lavori da 41 anni, si anticipi la consegna di un anno.

La data di fine lavori del macrolotto comprendente il viadotto Italia, indicata sul sito dell’Anas, è il 21 novembre 2017. Ben oltre il 2016 indicato da Renzi e Delrio.

Per quanto riguarda invece gli altri lavori in corso, si va dalla ristrutturazione di viadotti e gallerie all’installazione di telecamere fino al rifacimento della pavimentazione stradale. Per la metà di questi, si legge che “il termine dei lavori è in corso di ridefinizione”. Ma tra questi ci sono anche cantieri assegnati più di tre anni fa.

Sarà rispettata la data di fine lavori indicata dal ministro Graziano Delrio? Nella legge di stabilità sono stati stanziati per la Salerno-Reggio Calabria altri 350 milioni, ma ci sono ancora diversi lotti in progettazione da finanziare. E i tempi sono tutt’altro che brevi.

Il gioco dei pronostici sulla fine dei lavori della Salerno Reggio, d’altro canto, non è nuovo. Anche se non ha mai funzionato. Nel 2006 il sottosegretario alle Infrastrutture Tommaso Casillo assicurò che i lavori sarebbero finiti entro il 2011. Nel settembre 2010 poi Silvio Berlusconi davanti al Parlamento promise: «Entro il 2013 la completeremo». Suscitando l’ilarità dei deputati. Anche l’ex ministro Corrado Passera, oggi candidato a sindaco di Milano, aveva detto che «entro la fine del 2013 tutti i cantieri in corso della A3 saranno terminati». La stessa cosa aveva giurato l’ex presidente di Anas Pietro Ciucci, che ad aprile 2015 ha annunciato però le sue dimissioni.