LinkPop ama tornare alle radici del cinema. Lo ha già fatto andando a ripescare, in modo un po’ pruriginoso, il primo film pornografico della storia (e non era nulla di che). Ora si cimenta con un altro genere: il film horror.
Il pubblico aveva già una certa dimestichezza con corpi smembrati, mostri, morti viventi, zombie: tutte figure già comparse nei libri, nelle illustrazioni e nei quadri. Ma vederli all’opera è tutta un’altra cosa. I primi film dell’orrore non sono, come potrebbe pensare qualche ingenuo, il Frankenstein di James Whale o il Dracula di Tod Browning (con protagonista Bela Lugosi), del 1931. E nemmeno Nosferatu di Murnau, del 1922. E neppure il Golem di Paul Wegener, e neanche il Frankenstein realizzato in modo un po’ sgangherato da Thomas Edison.
La risposta è un’altra. Il primo film horroro risale al 1896, e lo ha fatto, ancora una volta, quel genio di Georges Méliès. Si tratta di Le Manoir du Diable, tre minuti di paura in un un pipistrello che vola in una stanza si trasforma in Mefistofele e mette in atto il suo piano, appunto, mefistofelico.
Per capirsi, è questo:
Méliès aveva da poco scoperto la tecnica degli effetti speciali: cose che appaiono, scompaiono, riappaiono. E da quel momento in poi non c’è stato più nessun limite.