Provoloni, stalker e morti di fica: siamo tutti innamorati irriducibili

Ecco i tipi classici di irriducibile amoroso. Dalla "stronzofila" al "Pussy Dead", all'innamoratino della scuola che non molla. Dubbio: ma non è che in amore siamo un po' tutti cosi?

Gli irriducibili, ossia quei soggetti capaci di credere in qualcosa, qualunque cosa, nonostante tutto e a dispetto delle evidenze, delle circostanze e della fondatezza della loro fede, esistono in tutti i campi e, ça va sans dire, esistono anche in amore.
L’Irrudicibilità Amorosa non ha sesso, non fa differenze di genere o di orientamento, di status o di provenienza. È un fenomeno piuttosto trasversale e democratico, per quanto, questo va detto, assuma manifestazioni fenomeniche leggermente differenti negli uomini e nelle donne. Proviamo ad esaminare alcune tipologie di Irriducibile Amoroso.

Irriducibile Teen – Esemplare Maschio –> Trattasi di quel genere di Irriducibile spasimante che ti aiuta a fare i compiti di matematica, che ti passa la versione di latino o che ti racconta Hegel sotto scuola, prima di salire; che il sabato sera viene a prenderti da casa e ti riaccompagna, anche se abita al capo opposto della città (se non proprio in un altro Comune), e che alla domenica viene con te al centro commerciale a comprare il regalo alla tua migliore amica. Sono quelli che ti amano e sperano che tu smetta di fingere di non accorgertene e gli conceda – se non altro – un limone politico, che loro potranno farcire di petting immaginario e fanta-palpate di tette, nei loro più spregiudicati atti di onanismo solitario. Gli irriducibili teen possono andare avanti così per tutta l’adolescenza (altresì detta: meravigliosa età in cui il 98% degli uomini sono servi della gleba, o per lo meno lo erano ai nostri tempi)

Irriducibile Teen – Esemplare Femmina –> Di base, per ogni Irriducibile Teen Maschio – che muore dietro a una coetanea-, esiste un’Irriducibile Teen Femmina – che muore dietro a uno dell’ultimo anno, titolare nella squadra dei più fighi della scuola, spesso rappresentante d’istituto. Precisiamo che le prime avvisaglie dell’Irriducibilità Amorosa Femminile si hanno ben prima del liceo, fin dalla più tenera età, quando le giovani masochiste in erba si innamorano perdutamente di soggetti completamente irraggiungibili, tipo chessò, Leonardo Di Caprio (ai nostri tempi, oggi probabilmente succede lo stesso per qualche youtuber), ma è un amore viscerale e autentico (ricordo ancora dolorosamente la gelosia che provai per l’affair tra Leonardo Di Caprio ed Eva Herzigova, nella mia irriducibilità pre-adolescenziale). Poi, naturalmente, nel corso dell’adolescenza questo atteggiamento si evolve e avviene un transfer dal divo cinematografico a qualcuno di più plausibile (che, per lo meno, non viva a Los Angeles, voglio dire), ma che sia comunque, auspicabilmente, fuori dalla propria portata.

Irriducibile PussyDead –> È l’evoluzione, la versione adulta del Teen Maschio, il quale o incontra un esemplare di femmina più giovane che – affascinata dal gap generazionale e dal fatto che lui abbia la patente – inizia a dargli tutto ciò che tu gli hai sempre negato, oppure si trasformerà inesorabilmente in un Irriducibile PussyDead, volgarmente detto “morto di figa”, che continuerà in età adulta a prestare i suoi servigi al mondo femminile – indistintamente inteso, nella sua globalità, dalla femmina modello vespasiano a Jessica Alba – traendone in cambio ben poco giovamento e scarsa gratificazione. Ma il PussyDead continuerà, attingendo a inesauribili scorte di inguaribile – quanto infondato – ottimismo.

Irriducibile Stronzofila –> Trattasi di quel genere di donna che per una consistente parte della propria esistenza sentimentale tende a prediligere uomini che, a vario titolo, sappiano trattarla sufficientemente di merda. Ora, sia chiaro, non è che le Irriducibili Stronzofile siano tutte decerebrate. Lo stronzo un suo fascino pare ce l’abbia, e quando dicono “Ma perché non ti metti con un bravo ragazzo”, è come se dicessero “Perché invece di guidare una coupé non usi questa bellissima Fiat Multipla?”. Ecco. Grazie del suggerimento. Ci pensiamo e nel frattempo cerchiamo una via di mezzo che abbia un buon rapporto qualità/estetica/prezzo e, se proprio necessario, al massimo chiamiamo un taxi. Detto ciò, l’Irriducibile Stronzofila è una che tende a ripetere lo stesso format votato all’insoddisfazione con uomini diversi, premurandosi di sceglierli sempre sufficientemente egoisti, narcisisti e/o vigliacchi. Una che va avanti a suon di “posso salvarlo”/”è cambiato”/”a settembre la molla e si mette con me”/”me l’ha giurato sulla sua funzionalità erettile”/”non lo farà mai più”/”ha solo paura di crescere”/”si era scaricata la batteria”.

Irriducibile Ex – Esemplare Maschio –> È quel genere di Irriducibile che continua a chiamarti ogni 3 mesi, da 10 anni, anche se tu da 8 hai smesso di rispondergli. Non è dato sapere quale sia il suo movente, se si tratti di un amore impossibile da cancellare nei riguardi della tua persona, o della latente speranza di deflorarti ancora, un giorno, prima o poi. Non importa che tu lo ignori, che tu gli dica chiaramente che non hai piacere di sentirlo, che hai un altro compagno di cui sei innamorata. L’irriducibile Ex continuerà a essere una presenza intermittente nella tua vita e, proprio quando sarai serena del fatto che ti abbia dimenticata, eccolo che ricomparirà con un messaggio su whatsapp, un like su Facebook, una telefonata senza preavviso, una missiva in cui ti racconta che sta per sposarsi e tu dici “ok”. Un buon rimedio è bloccarli, ovunque. E, naturalmente, se l’Irriducibile Ex inizia a prendere le sembianze dell’Irriducibile Stalker, c’è ben poco da scherzare e c’è da prendere provvedimenti seri.

Irriducibile Ex – Esemplare Femmina –> È quel genere di donna che continua a credere che la storia con il suo ex non sia del tutto conclusa e che possano ancora aprirsi nuovi e suggestivi scenari di struggimento, anche mentre quello sta convolando a nozze con la nuova fidanzata. Qualunque sia l’uomo con cui ella avrà a che fare, non potrà esimersi dal fare paragoni con il suo antecedente e insuperato ex, non smetterà di parlarne per anni e per anni continuerà a monitorare la sua esistenza sugli account social suoi e delle sue nuove conquiste, a screenshottarne gli aggiornamenti rilevanti e a condividerli con le sue amiche in specifici gruppi di auto-aiuto su whatsapp. È facile che accada – ma non è detto – che in un momento di particolare sconforto ella accidentalmente metta un like, o invii una richiesta di amicizia per sbaglio, o commetta qualunque genere di social-sputtanamento al quale l’unico rimedio possibile sarà rompere ulteriormente le gonadi delle sue amiche con “Allora, io adesso ti metto un like su Instagram e poi lo tolgo subito e tu per piacere devi dirmi se vedi la notifica oppure no, ok?“. Okay.

E l’etologia degli Irriducibili Amorosi sicuramente non si esaurisce qui, a ben vedere.

Tuttavia, pur essendo fermamente convinta che l’amore sia un fatto che si dimostra giorno per giorno, impegnandosi a condividersi, a comprendersi, a supportarsi (e a sopportarsi), a non mandare tutto in vacca lasciandosi inghiottire dai propri ipertrofici (o ipotrofici) ego; sebbene io pensi che l’amore abbia poco a che vedere con queste forme di irriducibile sado-narci-romanticismo; sebbene io sia convinta che l’amore debba, in ultima analisi ed estrema sintesi, fare bene e non male; sebbene tutto, mentre rifletto su questo tema, su questi ostinati, ottusi persino, esemplari sentimentali, non posso evitare di chiedermi: ma l’amore non è un sentimento di per sé irriducibile? Non siamo forse tutti, in qualche modo, degli Irriducibili Amorosi? O non lo siamo forse stati, almeno una volta nella vita (sì, anche dopo i 15 anni di età)?
Non posso evitare di pensare che in questa giungla emotiva in cui viviamo, siamo circondati da Irriducibili Insospettabili, adulti, consapevoli, che credono alle promesse, che non vedono le menzogne, che negano le evidenze, che accordano seconde e terze chance, che pensano ancora che le persone possano crescere, che abdicano al proprio buonsenso, che amano contro tutto e contro tutti, che sfasciano la propria vita per provare a costruirsene un’altra, a volte riuscendoci e a volte no. Irriducibili Insospettabili che in nome di qualcosa che chiamano “amore” affrontano la disapprovazione della società, a volte, delle famiglie, degli amici. Irriducibili Insospettabili che osano, provano, che si sporcano con la vita, scendendoci a compromesso pur di viverla, che escono dalla loro zona di comfort fatta di serate con Netflix&antistaminici e in qualche modo, spesso discutibile, ci provano. Irriducibili sentimentali che amano sbagliando, che sbagliano amando.

Irriducibili, come quegli amori che restano dopo tutto il male, dopo tutto il bene.
Dopo le risate, dopo le lacrime.
Dopo i souvenir di merda delle vacanze.
Dopo quella t-shirt che usava per dormire da te. E che adesso è lì, in mezzo ai vestiti tuoi, tra le robe da far stirare alla colf.
Irriducibili, come quegli amori che sopravvivono alla rabbia e al risentimento.
Irriducibili, come quelle persone che si sono spartite pelle e anima, che si sono amate e odiate, che insieme sono cresciute, che insieme sono cambiate, che insieme si sono illuse e deluse.
Irriducibili, come quelli che non potranno guardarsi mai più negli occhi, dove si legge ciò che non si nega, dove nessuna messinscena regge.
Irriducibili, come gli arti. Che anche se li amputi, senti come se ci fossero ancora. Anche se non ci sono più. Anche se, al loro posto, c’è un arto meccanico, una stampella, qualcuno o qualcosa che sia funzionale a sopravvivere e a sentirsi normale.
Irriducibili, come quegli uomini e quelle donne imperfette, che nei loro clamorosi limiti, generano sentimenti ambigui, vivono storie di frontiera, provano emozioni di contrabbando.
Irriducibili, come gli amori fatali, che sono disastri ineluttabili.
Irriducibili, come i corpi e le loro appartenenze indelebili.
Irriducibili, come l’amore che non ammette riduzioni.
Che sopravvive alle miserie dei suoi interpreti.
Che trascende la mediocrità dei propri astanti.
Che ci lascia così: adulti, insospettabili, amorosi.

Un po’ tutti.
Almeno un po’.

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