Si avvicina la seconda edizione dei DIG Awards, i premi internazionali del video-giornalismo d’inchiesta di cui Linkiesta è mediapartner per il primo anno, ed è ancora possibile partecipare alla sezione di concorso più prestigiosa: Focus on Italy, le cui iscrizioni – su www.dig-awards.org – scadono il 16 maggio.
I premi di questo bando sono rivolti a progetti d’inchiesta che hanno per oggetto l’Italia, Focus on Italy mette in palio un premio di produzione di 20.000 euro. A contenderselo durante il prossimo DIG Festival, in programma a Riccione dal 23 al 26 giugno, saranno dieci finalisti chiamati a sfidarsi in una sessione pubblica di pitch: una decina di minuti a testa per presentare in inglese un progetto d’inchiesta originale, illustrando la struttura, i personaggi, il piano di produzione, lo stato di avanzamento e il budget.
Questo format innovativo offre un’occasione preziosa a tutti i finalisti, che saranno ascoltati da una platea di produttori, distributori, commissioning editor e finanziatori europei. Internazionale è anche la giuria che decreterà il vincitore, presieduta da Gavin MacFadyen del Centre for Investigative Journalism e composta da grandi addetti ai lavori come Alexandre Brachet, Riccardo Chiattelli, Corrado Formigli, John Goetz, Nils Hanson, Sarah Harrison, Monica Maggioni, Marco Nassivera, Alberto Nerazzini, Juliana Ruhfus, Andrea Scrosati e Margo Smit.
La formula del pitch ha già dato ottimi risultati lo scorso anno. Accanto al vincitore Italia Offshore, sono infatti entrati in fase di sviluppo altri due lavori: Follow the Paintings (diventato una produzione Sky) e Ustica: A Secret Bloodstain on French Army’s Uniform? (inchiesta trasmessa in Francia da Canal+ e in Italia da Canale 5, a Matrix).
DIG Awards e DIG Festival sono iniziative organizzate dall’Associazione DIG | Documentari Inchieste Giornalismi in collaborazione con il Comune di Riccione e la Repubblica di San Marino, e con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dell’Ordine dei giornalisti, della Federazione nazionale della stampa italiana e dell’UNHCR. Sono partner di DIG: l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, l’Associazione Stampa estera, la Scuola Holden, il Global Investigative Journalism Network, il Centre for Investigative Journalism, Informant, Slow news, Linkiesta, Wolf e Millecanali.