Seni prosperosi e volti senza rughe. Italia da record: quasi mezzo milione di interventi alla ricerca della bellezza

Chirurgia estetica. Siamo il nono paese al mondo per numero di trattamenti. Tra le richieste più frequenti ci sono il botulino per le rughe d’espressione e gli interventi per l’aumento del seno. Adesso anche gli uomini vanno dal medico. La maggior parte cerca uno sguardo più giovanile

Bisturi e silicone, siamo un Paese esteticamente all’avanguardia. Gli italiani curano il proprio aspetto fisico, non è una novità. Per avere una pelle più giovane, rughe più distese e seni più grandi, non si evita nemmeno una visita dal dottore. Tanto che lo scorso anno, tra chirurgia estetica e trattamenti medici, gli italiani hanno fatto ricorso a 418.760 interventi. Se non è un record, poco ci manca. Siamo la nona nazione più “attiva” in questo settore. In pratica quasi il 2 per cento di tutti gli interventi mondiali avvengono nel Belpaese.

Il nemico numero uno sono le rughe di espressione. Quelle antipatiche grinzette sulla fronte che lasciano sul volto un aspetto stanco e preoccupato. Non stupisce, così, che il trattamento estetico più richiesto veda come protagonista la tossina botulinica. Iniettata sulla parte superiore del volto è in grado di eliminare le linee di espressione lasciando il paziente, almeno apparentemente, più giovane e rilassato. Solo lo scorso anno ne sono stati eseguiti 4,6 milioni di trattamenti in tutto il pianeta. Botox al primo posto, Acido ialuronico al secondo, in avvicinamento. Nel mondo ci sono stati 2 milioni 800mila interventi, in crescita del 6,5 per cento rispetto al 2014. A differenza del farmaco più diffuso, si tratta di una componente naturale presente nel corpo umano. Qualche piccola iniezione sotto pelle aiuta a distendere le rughe del viso o conferire pienezza alle labbra. In ogni caso sono trattamenti che hanno una scadenza, da ripetere a distanza di qualche mese. L’elisir dell’eterna giovinezza, insomma, non sembra essere stato ancora inventato.

Gli italiani curano il proprio aspetto fisico, non è una novità. Per avere una pelle più giovanile, rughe più distese e seni più grandi, non si evita nemmeno una visita dal dottore. Lo scorso anno, tra chirurgia estetica e trattamenti medici, gli italiani hanno fatto ricorso a 418.760 interventi

Eppure l’attenzione per l’estetica è in continua crescita. Secondo l’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (Isaps) – la principale associazione di chirurghi estetici globale – solo nel 2015 sono stati eseguiti 31 milioni 610 mila interventi. Un milione in più rispetto all’anno precedente. In particolare si tratta di 9 milioni 641mila ricorsi alla chirurgia estetica e 21 milioni 696mila trattamenti di medicina. Ecco il risultato della periodica indagine sull’argomento, realizzata sottoponendo un questionario ad oltre 35mila chirurghi plastici di tutto il mondo. «La ricerca Isaps è la più completa a livello mondiale – ha spiegato pochi giorni fa Eugenio Gandolfi, presidente dell’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica – anche se sono molti i limiti di una ricerca condotta su così ampia scala. Il sondaggio offre tuttavia una panoramica su quello che sta accadendo nel campo dell’estetica a livello mondiale».

In tutto il mondo il trattamento estetico più richiesto vede come protagonista la tossina botulinica, con 4,6 milioni di interventi. Segue l’acido ialuronico, in crescita del 6,5 per cento. L’intervento chirurgico più frequente, invece, è per l’aumento del seno

Pelle più giovane, sguardo più luminoso e disteso. Un bisturi val bene un viso più radioso. Ma le donne non pensano solo alle rughe della fronte. Passando alla chirurgia, il trattamento più comune riguarda l’aumento del petto. Nel 2015 ci sono stati un milione e mezzo di interventi: oltre tre milioni di seni rifatti. L’Italia è l’unico paese, tra i dieci che hanno fatto più ricorso a questa pratica, a non avere eseguito interventi su ragazze minorenni. E gli uomini? Negli ultimi tempi anche il sesso forte ha scoperto la chirurga estetica. Certo, l’84,7 per cento degli interventi riguarda pazienti donne. Eppure un milione e mezzo di trattamenti e operazioni per la bellezza ha visto come protagonisti gli uomini. Nel 2014 erano il 13,7 per cento del totale, lo scorso anno il 15,3 per cento. L’intervento più richiesto dai signori che si recano dal medico è la belfaroplastica. Si tratta di una procedura che punta al ringiovanimento del viso concentrando l’attenzione sullo sguardo. L’obiettivo è l’eliminazione delle borse sotto gli occhi, la distensione delle palpebre e l’abbassamento della sopracciglia.

Resta un dubbio. Quali sono i paesi dove è più frequente ricorrere a qualche ritocchino estetico? Il primo posto spetta agli Stati Uniti d’America. Oltreoceano si eseguono oltre 4 milioni di interventi, pari quasi al 20 per cento del totale. Il secondo posto spetta invece al Brasile, che proprio in questi giorni ha detto addio a Ivo Pitanguy, novantatreenne padre della chirurgia estetica, dottore dei vip di tutto il mondo e inventore del lifting e dei glutei alla brasiliana. Se l’Italia si classifica nella top ten, con un invidiabile nono posto, il nostro Paese resta anche uno dei più richiesti dagli stranieri in cerca di bellezza. Negli ultimi anni, un paziente su dieci che si è sottoposto a un trattamento estetico presso i nostri medici, veniva da fuori. Da Russia, Romania e Svizzera, soprattutto. «L’Italia è considerata un punto di riferimento mondiale nella chirurgia estetica – ha spiegato ancora Eugenio Gandolfi – come dimostrano i pazienti che arrivano anche da lontano per farsi operare dai nostri specialisti. Resta sempre la raccomandazione a rivolgersi a professionisti qualificati: l’associazione italiana di chirurgia estetica ha siglato con Isaps una “aesthetic alliance” per lo sviluppo di una chirurgia estetica di qualità e sensibile al tema fondamentale della sicurezza del paziente». Belli sì, ma senza troppi rischi.

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