Che pericolo. Secondo le ultime rivelazioni, scovate da Buzzfeed, gli Stati Uniti rischiano di avere un presidente che ha partecipato, nel 2000, a un film porno-soft di Playboy. Non è, come è prevedibile, Hillary Clinton.
Il film in questione si intitola Playboy Video Centerfold e racconta le avventure di Carol e Darlene, e comincia dalla scoperta “dei piaceri dei bagni caldi e schiumosi fino alle belle serate in un nightclub esclusivo”. Nel frattempo, durante il loro “viaggio di scoperta sensuale”, hano la fortuna di incontrare un simpatico miliardario newyorchese che, per omaggiarle, stappa una bottiglia di champagne e lo versa su un coniglietto di Playboy: “La bellezza è la bellezza, guardiamo cosa succede qui a New York”, dice. Lo stile, insomma, è tutto.
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Del resto, non era la prima volta per The Donald. Era già apparso in varie pubblicità (per Pizza Hut e per Oreo), aveva già fatto delle apparizioni fugaci al Principe di Bel Air e in Mamma ho riperso l’aereo. Stavolta è cascato in un film erotico, anche se è vestito di tutto punto e, più che stappare, non fa né dice.
Il vero problema, a questo punto, è l’America devota e bigotta, quella che – del resto – costituisce parte del suo elettorato. Come si chiedono su Twitter, “cosa penserà Gesù di tutto questo?”. Il voto degli evangelici, pensano (sperano) adesso è in bilico. Certo, in una campagna elettorale è tutto lecito, però ci sono alcuni confini che vanno rispettati. Quello del porno è piuttosto chiaro: e non è questo.