Vegani ciao, la mappa dei Paesi dove si mangia più carne

Il consumo di carne in tutto il mondo forse è eccessivo, ma più che altro sembra mal distribuito: nei Paesi più ricchi si esagera, ma in quelli più poveri si rischia la malnutrizione

Nonostante la loro fama (e la loro fame), gli Stati Uniti non sono il Paese “meno vegetariano” in assoluto. Secondo una ricerca dell’Onu, al primo posto c’è il Lussemburgo (come è possibile?) e subito dopo Hong Kong. Gli Usa sono solo terzi.

L’americano medio consuma circa 120,2 chili di carne ogni anno, ed è il primo in assoluto (mangiano di più, ma sono anche più vegetariani): gli italiani, che pure figurano tra i primi 20, ne mangiano 90,3 ogni anno, in media. Se si pensa che il Bangladesh, che è in fondo alla classifica mondiale, se ne mangiano solo 4 all’anno, si capisce che il tema è un po’ più complesso. In ogni caso, questa è la mappa. Cliccando qui si trova una versione navigabile:

Va bene il vegetarianesimo, insomma, o il veganismo. Bisogna sempre tener conto del rispetto per gli animali, per l’ambiente e per la propria salute. Ma la questione, in certi casi, riguarda più la povertà e la fame che le scelte etiche o ecologiche. Non è un caso (e non stupisce nessuno) il fatto che i primi 20 Paesi più attaccati al consumo di carne sono tutti del cosiddetto primo mondo. È difficile complimentarsi per il rispetto nei confronti degli animali con gli abitanti di Etiopia (8,5 chili) e di Eritrea, (7,3 chili), zone dove la malnutrizione è diffusissima, e dove il consumo di proteine è limitato, con conseguenti malattie.

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