Berlusconi è tornato. E nelle città il centrodestra è già il futuro

Il Cav ha aperto la sua campagna elettorale con foto di agnellini e comparsate da McDonald's. Gli resta da convincere Salvini, ma l'indicazione che viene dal basso è chiara: la vecchia alleanza non si tocca

Meticoloso nella scelta delle immagini. A ottant’anni di età Silvio Berlusconi è capace di rinnovarsi come pochi altri leader sulla scena nazionale. Le fotografie in cui il presidente di Forza Italia coccola degli agnellini graziati per Pasqua parla a un elettorato vegetariano ma affamato di nuovi eroi. Si sono anche arrabbiati, con Berlusconi: i leghisti lo hanno persino accusato di mettere in crisi il settore della carne italiana. Le fotografie da amico degli animali vengono peraltro dopo quelle scattate con taglio perfetto al tavolino di un McDonald’s alle porte di Milano nell’atto di sfogliare un menù: ricco, potente ma alla mano, uno di noi. Un dato è certo: Berlusconi ha iniziato la sua nuova campagna elettorale.

Ma non è solo una questione di immagine. C’è qualcosa di più importante. E non è solo la notizia che Giorgia Meloni è tornata ad Arcore, per riaprire un dialogo per il futuro del centrodestra che coinvolga presto anche l’interlocutore più riottoso, Matteo Salvini. E’ soprattutto che dal basso il centrodestra c’è già. Sembra non essere mai cambiato. Gli amministratori del territorio, salvo eccezioni circostanziate, spingono per l’unità, per la continuità di un’esperienza politica che a livello locale ha dato maggiori frutti che a livello nazionale. Alle Comunali dell’11 giugno, il centrodestra sarà unito quasi ovunque. Guardare per credere: a Genova, sfida cruciale di queste Amministrative, il candidato sindaco è Marco Bucci, sostenuto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Liguria Popolare (ex Ncd) e Parisi. Insomma, se si vincerà a Genova sugli errori di Grillo e del Pd, in casa del governatore Giovanni Toti, grande tessitore dell’alleanza, il centrodestra dimostrerà di poter vincere con lo schema tradizionale. Con qualche tono lepenista, ma non in un’alleanza soltanto sovranista. Oltre a Genova, anche altre città. A Como, per esempio, il candidato sindaco è Mario Landriscina, non sostenuto però dagli alfaniani. Lo stesso a Verona, con Federico Sboarina. Questa è l’alleanza che vuole il territorio, testimoniata anche dallo schieramento che guida le Regioni in Lombardia, Veneto e, appunto, Liguria. E questa è la carta che Berlusconi sa di poter giocare insieme alla sua ingombrante personalità.

Perché è lui in a rimanere il vero punto di riferimento di tutta quell’area politica che vuole far sloggiare dal governo il Partito Democratico ma che ancora non ha deciso di votare per il Movimento 5 Stelle. Berlusconi è ancora capace, in un Paese come l’Italia, che dimentica in fretta le delusioni, di far sognare una parte di elettorato molto tradizionalista. Di essere rassicurante. Di farsi anche desiderare.

Perché è lui in a rimanere il vero punto di riferimento di tutta quell’area politica che vuole far sloggiare dal governo il Partito Democratico ma che ancora non ha deciso di votare per il Movimento 5 Stelle. Berlusconi è ancora capace, in un Paese come l’Italia, che dimentica in fretta le delusioni, di far sognare una parte di elettorato molto tradizionalista. Di essere rassicurante. Di farsi anche desiderare. Dietro le foto della nuova discesa in campo, in barba all’anagrafe, c’è infatti una convinzione politica di cui chiunque dovrà tenere conto: il centrodestra è tornato competitivo, può ambire a tornare al governo nazionale dopo sei anni. A patto che i suoi leader trovino il modo di stare insieme senza azzuffarsi.

Sarebbe il coronamento di una nuova traversata nel deserto, come era stata definita l’opposizione all’Ulivo di Romano Prodi, fra il 1996 e il 2001.Dicono che Berlusconi voglia giocare su due tavoli, usando la legge elettorale attuale. Andando al voto e misurandosi con la sua popolarità, per poi decidere con chi allearsi: a sinistra con Renzi o a destra con Salvini? Più banalmente, il Cav sa che se riuscisse a mettere insieme le varie anime della coalizione, il centrodestra sarebbe in grado di battere il centrosinistra disintegrato dall’epoca renziana e di sfidare i grillini nel momento di massima confusione. Forza Italia con la Lega Nord e i Fratelli d’Italia, un pezzo di suoi ex fedelissimi finiti insieme ad Angelino Alfano (ma non Alfano) verso sinistra, più quell’area coltivata da Stefano Parisi in questi mesi di alterni umori. I due protagonisti di questa partita, Berlusconi e Salvini, vanno dicendo che finché non si saprà la data del voto è impossibile firmare qualsiasi alleanza. Ma i segnali che vengono dal territorio sono molto più avanti di loro.

@ilbrontolo