Il mondo è pieno di artisti, businessman o più semplicemente persone che ce l’hanno fatta nonostante destino o buonsenso non fossero dalla loro parte. Molte di queste persone, però, avevano qualcosa in comune: qualcuno che credeva in loro.
Oggi è fin troppo semplice andare su Internet e alimentare il proprio egocercando di schiacciare quello degli altri. Un commento acido, un po’ di sarcasmo, godere dei fallimenti altrui rappresentano piccole scatole su cui saliamo per sentirci più alti, ma l’incoraggiamento e la compassione possono costruire piattaforme su cui tutti ci eleviamo. Non c’è infatti errore più grande che vedere nella gentilezza una scelta debole e passiva, perchéessere gentili richiede invece una grandissima forza.
Ciascuno di noi prima o poi ha bisogno di quella parola, di quel gesto particolare in grado di fargli superare i propri limiti. Il ragazzino che disegna ma che si sente poco apprezzato, la donna che pubblica i propri racconti online sperando che piacciano, il neolaureato che lavora sodo ma non si sente riconosciuto sono tutti individui con un grande potenziale sul qualela gentilezza potrebbe agire come un grandissimo catalizzatore.