Si è consegnato alla polizia di Anversa, in Belgio, l’uomo che le autorità belghe avevano segnalato alla polizia francese in relazione all’attacco agli Champs Elysées. Lo ha detto all’Afp il portavoce del ministero degli Interni francese, Pierre- Henry Brandet. In precedenza lo stesso portavoce aveva confermato a Europe1 che le autorità francesi stavano indagando su un uomo arrivato dal Belgio.
A parlare per prima della ricerca di un secondo uomo era stata ieri sera la Reuters, citando fonti di polizia.
È iniziato il Consiglio della Difesa all’Eliseo, annunciato ieri sera da François Hollande in un discorso alla nazione. Oltre al Capo dello Stato, partecipano il premier Bernard Cazeneuve, i quattro ministri di Interno, Giustizia, Difesa e Affari Esteri e i vertici delle forze di sicurezza, dei servizi segreti e dell’esercito. Secondo Cazeneuve 50.000 poliziotti e gendarmi saranno schierati per mettere al sicuro le elezioni presidenziali.
I candidati alle presidenziali francesi Emmanuel Macron e Marine Le Pen hanno annullato gli ultimi comizi della campagna elettorale, in vista del voto di domenica prossima. I comizi di Macron dovevano tenersi oggi a Rouen e Arras. Ieri sera il candidato dei Républicains, François Fillon, aveva annunciato durante il dibattito televisivo con gli altri candidati che non ci sarebbe stata possibilità di continuare la campagna elettorale «perché prima di tutto dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà con gli agenti di polizia».
Gli altri candidati alla presidenza, Benoît Hamon (Partito Socialista) e Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise) hanno invece confermato i loro impegni. Stessa scelta per il “sovranista” Nicolas Dupont-Aignan e Philippe Poutou (NPA). Secondo Hamon «sarebbe un errore cadere nella paura e mettere tra parentesi dibattito democratico». Mélenchon ha chiesto di «non interrompere il processo della nostra democrazia, per dimostrare che violenti non avranno l’ultima parola contro i repubblicani».
La polizia francese ha perquisito a Chelle, nell’Ile de la France, la casa dell’attentatore degli Champs-Élysées. Si tratta di 39enne la cui identità non è stata ancora ufficialmente resa nota per non compromettere le indagini in corso. Secondo il procuratore anti-terrorismo François Molins, l’uomo era noto alle autorità come soggetto radicalizzato. Secondo la tv Bfmtv, l’attentatore era già stato condannato a 15 anni di carcere per aver sparato a due agenti di polizia nel 2001. Secondo fonti di stampa si chiamerebbe Karim Cheurfi e sarebbe di nazionalità francese.
Nell’attacco di ieri sera, avvenuto attorno alle 21 nei pressi del negozio Marks & Spencer, un poliziotto è rimasto ucciso e altri due sono rimasti gravemente feriti. Anche una turista è rimasta ferita, colpita da una scheggia a un ginocchio. L’uomo si è fermato con la sua auto vicino a una camionetta delle forze dell’ordine ed è uscito con un’arma automatica, sparando verso i poliziotti. È stato in seguito colpito a morte dalla reazione degli altri agenti.
Non è stata confermata la circostanza secondo cui ci sarebbe un secondo attentatore in fuga.
Le persone presenti nei negozi e locali degli Champs-Élysées sono state trattenute per ore all‘interno degli edifici. Il timore era quello di una serie di attentati, come quelli avvenuti a Parigi nel novembre 2015.
L’Isis ha rivendicato la responsabilità dell’attacco sugli Champs-Élysées. L’agenzia di propaganda Amaq in un comunicato ha identificato l’attentatore come Abu Yussef,“il Belga”. Il comunicato non ha fornito evidenze per dimostrare la rivendicazione. Non ci sono conferme che l’uomo sia originario del Belgio.
“Non siamo ancora in grado di svelare l’identità dell’assalitore ucciso. Si tratta di attacco terroristico, contro le forze di sicurezza, spesso prese di mira come i posti molto affollati e i simboli del Paese. Stavolta è stato contro la polizia. L’assalto è stato fatto con un’arma automatica, usata anche in guerra. Non ci sono stati altri eventi da ricollegare alla sparatoria, è un evento isolato, nessun attacco multiplo”. A spiegarlo è il portavoce del ministero Interni francese, che allo stesso tempo hanno smentito la morte del secondo poliziotto.
La politica francese commenta l’accaduto su Twitter. Bernard Cazeneuve rende omaggio al poliziotto ucciso.
Secondo l’agenzia Reuters, il secondo agente di polizia coinvolto nella sparatoria è morto
Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, atri colpi d’arma da fuoco sarebbero stati avvertiti in Rue Vernet, una via parallela agli Champs Elysees
Secondo portavoce ministro Interni francese, l’ipotesi di rapina a mano armata é poco probabile: “miravano ai poliziotti”
Un uomo armato ha ucciso un poliziotto e ne ha ferito un altro, in una sparatoria avvenuta nella prima serata a Parigi. L’uomo è stato poi uccciso nel conflitto a fuoco dalle stesse forze dell’ordine. Il fatto è avvenuto sugli Champs Elysees, una delle arterie principali della capitale francese, all’ora della sparatoria ancora piena di gente in strada e nei locali. Il traffico è stato bloccato, chiusa la stazione della metropolitana Roosevelt.
https://twitter.com/WHAS11DRose/status/855146629980184578
Secondo quanto si apprende dalle prime informazioni, ci sarebbe un secondo assalitore in fuga per le strade della città. L’assalto sarebbe partito da due uomini che, scesi da un macchina (ma non è chiaro ancora se a seguito di un normale controllo o di una segnalazione) avrebbero cominciato a sparare colpi di kalashnikov al’avicinarsi della polizia. Alcune prime agenzie francesi hanno parlato di fonti vicine alla polizia che definiscono l’assalto come atto terroristico, ma non ci sono conferme ufficiali sulle motivazioni dell’assalto.
https://twitter.com/Ligne9_RATP/status/855143882010628096
Il secondo agente ferito è stato colpito alla testa e sarebbe in pericolo di vita.