Quando andate al lavoro, la vostra responsabilità principale dovrebbe essere quella di creare fiducia
Robert Eckert, amministratore delegato Mattel
Stephen M.R. Covey, autore e consulente su temi di leadership, fiducia ed etica, nel suo libro La velocità della fiducia (Franco Angeli, 2016) ci fa riflettere sul fatto che la fiducia è una delle forme più potenti di motivazione e d’ispirazione. Le persone vogliono che si abbia fiducia in loro. Rispondono alla fiducia. Progrediscono con la fiducia. In qualsiasi situazione abbiamo bisogno di diventare bravi nel creare, trasmettere e ricostruire la fiducia, non come tecnica manipolativa, ma come modo più efficace per ottenere dei risultati.
Come ho scritto in Global: tribù, confini, leader, reti, ecosistemi (Palinsesto edizioni, 2016), abbiamo assistito alla trasformazione del vecchio posto di lavoro, alla riformulazione dei contratti, al modellamento della società in comunità, a un diverso approccio all’apprendimento dove ciò che conta è il know how, l’esperienza, la conoscenza dei singoli all’interno dei team. In questa era della collaborazione le organizzazioni si apriranno sempre di più a formare delle comunità per tendere a un reciproco vantaggio, mantenendo la propria identità. Si genereranno dunque nuovi ecosistemi in cui i collaboratori, i fornitori e i clienti si troveranno a collaborare, a cocreare e ad evidenziare eventuali criticità, dando vita a nuove opportunità di crescita collettive.
Marc Benioff, CEO di Salesforce, nel suo intervento al World Economic Forum, sottolinea che per troppo tempo hanno agito isolate e ignare degli effetti dell’innovazione sulla società e sull’ambiente nel suo insieme. La nostra società si sta addentrando in territori inesplorati, viviamo in un mondo in cui i governi, gli imprenditori, la comunità scientifica e i cittadini hanno bisogno di lavorare in modo sinergico per definire i percorsi sui quali indirizzare queste innovazioni e farlo costruendo una cultura della fiducia è prioritario.