Il fatto che negli Usa non si parli d’altro che di Corea del Nord non significa che gli americani ne sappiano davvero qualcosa. Questo discorso non riguarda tanto l’amministrazione, su cui i giornali amano fare, anche troppo spesso, ironia. Bensì i cittadini comuni, gli americani tranquilli. Che, a riprova della crassa ignoranza che li possiede, non sanno nemmeno individuarla sulla cartina.
Lo dimostra questo simpatico filmato, girato per il talk-show del comico americano Jimmy Kimmel: alcuni abitanti di Los Angeles, intervistati per strada dall’inviato del programma, di fronte alla semplice domanda “Sapresti indicarla sulla cartina?”, sono andati nel panico. Non sapevano davero che pesci pigliare. E alcuni indicavano il Giappone, altri il Vietnam. Altri ancora sprofondavano nella Cina, nell’India, nella Siberia. Addirittura nel Canada. (Alcuni, va detto, azzeccavano anche).
Eppure la questione dovrebbe un minimo interessare: negli ultimi giorni lo scontro a distanza tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente Usa Trump ha raggiunto livelli preoccupanti. Minacce senza ritorno, “fuoco e collera come il mondo non le ha mai viste”, un’isoletta sotto scacco (Guam) di cui la maggior parte degli americani nemmeno conosceva l’esistenza (ed è territorio Usa), tensione alle stelle, Pechino che interviene e gli analisti disperati. Con i due non si sa mai cosa può succedere.
Ma tanto agli americani cosa può importare? Al limite, se le news si fanno più accurate, imparano qualcosa di più in geografia.