Nemmeno troppo tempo fa Mtv, già praticamente arrivata al capolinea, mandava in onda Avere vent’anni, un doc seriale con Massimo Coppola sulla generazione che dava il titolo al programma e che ti ricordi solo se oggi di anni ne hai trenta.
Ecco, oggi hai 30 anni. O un filo meno. O qualcuno di più. E se ti sembra che qualcosa ti sia sfuggito via troppo in fretta, se ti guardi intorno e vedi coetanei perennemente “giovani”, eternamente in stage, dal 10 ottobre scoprirai di non essere l’unico ad avere l’impressione che qualche piccolo ma fondamentale dettaglio sia andato risibilmente storto dai giorni spensierati in cui guardavi Lady Oscar fregandotene del suo orientamento sessuale ad oggi: dal 10 ottobre, infatti, sarà online la webserie Estremi Rimedi, in cui Francio e Silvo (Francesco Mazza e Daniele Balestrino) sono due trentenni che tentano di sfangarla nonostante i millennials.
Francio e Silvo non hanno un lavoro fisso, uno vorrebbe fare lo sceneggiatore ma “non ci sono soldi, non ci sono soldi”, l’altro tenta di cavalcare ciò che l’internet può offrire. Cioè niente, se non sai usare Snapchat. Ai colloqui i potenziali datori di lavoro sono più giovani di te ma hanno messo su una start up con i compagni di classe dell’istituto tecnico “Marylin Monroe” mentre tu perdevi tempo all’Università e tutto facevi fuorchè tenere il conto dei nomi delle fidanzate di Fedez.
Le certezze ci sono, ovvio. Pochine, per quanto solide: lo xanax, le maratone di Enrico Mentana e il fantacalcio. Per tutto il resto esistono solamente idee irrealizzabili che a chi ti sta intorno sembrano riuscire così facili, la creatività, i contratti scritti con l’inchiostro simpatico per poi finire, alla meglio, esodati. “La verità è che siamo vecchi”, dicono Francio e Silvo guardando i Navigli milanesi pieni di Instagram Stars. Però ci si può ridere sopra, dopotutto. Perché se la vita dei trentenni oggi è nel bene e nel male una puntata di Boris, puoi scegliere se essere lo Schiavo o Renè Ferretti.
Contro il logorio della vita moderna, Estremi Rimedi.