Carlotta Gabbiani e la seconda vita digitale delle botteghe del vetro di Murano

Carlotta Gabbiani si occupa dell’azienda vetraia della famiglia e ha deciso di puntare sul digitale perché non basta personalizzare al massimo le produzioni per creare pezzi unici se non si può portare lo storytelling di Murano nel mondo

A volte le cose vanno in un modo diverso da quello che avevi previsto. A Carlotta Gabbiani non è successo. Suo padre Luciano aveva fondato nel 1964 una storica bottega di oggetti in vetro soffiato a Murano, che nel frattempo era diventata una vera e propria istituzione di uno dei più iconici luoghi dell’artigianato italiano. Lei, invece voleva fare altro, la veterinaria: «In casa mia ho sempre respirato l’arte, è vero: merito, o colpa, di mia mamma e della sua famigia di artisti – racconta a Linkiesta -. Il mio sogno però è sempre stato quello di occuparmi degli animali, fin da bambina»

E il bello è che Carlotta riesce a realizzare il suo sogno. Di più: si specializza e diventa agopunturista per animali, una delle pochissime specializzate nell’uso veterinario di questa antica tecnica cinese. Ma la Cina, che è nel destino della famiglia da quando gli antenati di suo padre Luciano commerciavano spezie con l’Oriente – ha una nuova sorpresa in serbo per lei: «Succede che più di quindici anni fa, mio fratello riceve un’offerta di lavoro a cui non può dire di no, decide di mollare l’azienda di famiglia e di trasferirsi a Shanghai – racconta – e a me è toccato occuparmi dell’azienda di famiglia».

Carlotta torna a casa, quindi. A Ca’ Bragadin, Palazzo gotico del XVII secolo tra Piazza San Marco e il Ponte di Rialto – palazzo di fronte alla casa di Marco Polo, in cui si dice trovò rifugio Giacomo Casanova dopo essere evaso – si rimette agli insegnamenti di sua madre, Marina Ravagnan e con lei accentua ulteriormente la reinterpretazione in chiave innovativa degli elementi della tradizione veneziana su vasi, coppe, lampade, lampadari e oggetti d’arredo, pezzi unici in vetro soffiato che sempre più si ritrovano ad arredadare case, show room e spazi preziosi: «Fare la designer mi è venuto naturale, nonostante fino a quel momento avessi fatto tutt’altro – racconta -, ho iniziato dai bijoux in vetro, ma ora mi dedico alla decorazione e alla illuminazione, che è il cuore della produzione della nostra azienda». Lo fa a modo suo, ovviamente: la sua prima collezione di lampadari, del 2014, è interamente ispirata a Venezia, all’acqua, ma soprattutto agli animali che la abitano. Un omaggio alla vita che si è lasciata alle spalle.

Fare la designer mi è venuto naturale, nonostante fino a quel momento avessi fatto tutt’altro

Vetro e animali, animali e vetro. Basterebbe questo a renderla felice, ma è la prima, Carlotta, a sapere che non basta. Che «non bastano passione e tradizione, perché oggi portare avanti un’ azienda come la nostra, in cui tutto è fatto a mano, è estremamente complesso». Che non basta personalizzare al massimo le produzioni, per creare pezzi unici se poi non si riesce ad aprire il mercato a cui venderli, se non si può portare lo storytelling di Murano nel mondo. In fondo è da qui che nasce l’esigenza di iscriversi alla call di Botteghe Digitali, il progetto di accelerazione degli artigiani made in Italy: « È una sfida e un’opportunità: una sfida perché il nostro è un mestiere di ferro e fuoco e relazionarci con la cultura e gli strumenti delle tecnologie digitali è stimolante, ma anche un po’ strano – spiega Carlotta – Un opportunità, perché ci permette di aprirci a nuovi mercati e a nuove culture, fornendoci nuovi stimoli per sperimentare, per usare la nostra creatività».

Soprattutto, Botteghe Digitali servirà a Gabbiani per provare ad andare oltre il presente, sfruttando le tecnologie e le opportunità dell’e-commerce e del marketing digitale per entrare in nuovi mercati e incrociare nuovi potenziali clienti. O molto più banalmente, «per confrontarci con un team in grado di vedere la nostra azienda da fuori, per aiutarci a capire dove e come possiamo crescere». Il futuro è terra ignota, in fondo. E Carlotta Gabbiani lo sa molto bene.

Botteghe Digitali è il progetto di Banca IFIS dedicato al Made in Italy 4.0

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