Rotte di collisione: a Ragusa tornano le immagini che raccontano l’attualità

Inizia il 29 giugno la settima edizione del festival della fotografia che si tiene a Ibla, gioiello barocco e zona più antica della città siciliana. Il programma di quest'anno conferma l'attenzione sull'attualità e vuole raccontare i conflitti e le loro conseguenze sul territorio

Autori noti e artisti emergenti fianco a fianco, a partire dal 29 giugno, per il festival di fotografia che da sette si svolge nella parte più antica di Ragusa, nel gioiello barocco di Ibla.

Il programma della nuova edizione conferma l’attenzione del festival per i temi di attualità e per gli autori che ne raccontano con stili e approcci diversi. E non poteva essere tema più azzeccato quello di quest’anno, Rotte di Collisione, per raccontare i conflitti e le tracce che producono sul territorio, impresse nella memoria culturale e sociale. D’altronde l’isola maggiore del Mediterraneo è luogo d’elezione per raccontare non solo sé stessa, ma il mare e i paesi che la circondano, l’Europa e il mondo, il passato e il presente.

Ogni anno, dal 2012, il festival costituisce un’occasione di approfondimento e di scambio dedicato alla fotografia, con una particolare attenzione ai giovani e al territorio nel quale la Sicilia si trova immersa, il Mediterraneo. Oltre alle mostre di autori noti riconosciuti nel panorama della fotografia contemporanea, si affiancano progetti realizzati da giovani che provengono dalle istituzioni italiane di Alta Formazione Artistica, con l’intento di proporre una riflessione sulla portata metodologica dello studio della fotografia.

Nel weekend di apertura, dal 29 giugno all’1 luglio, ci saranno incontri, seminari, proiezioni, letture portfolio e un workshop gratuito diretto dal noto autore Mario Cresci per under 30, (iscrizioni aperte fino al 20 giugno).

Le 20 mostre presenti sono suddivise in due ideali macro-aree, da un lato quelle degli autori più conosciuti, dagli italiani Donata Pizzi, Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo, a #SPAZIOFOTOCOPIA curato Yvonne De Rosa fondatrice di Magazzini Fotografici di Napoli, alla spagnola Laia Abril, il greco Pavlos Fysakis, la fotografa croata Sandra Vitaljic, le proiezioni dei lavori del Depression Era Collective a cura della greca Pasqua Vorgia; dall’altro il percorso espositivo di Territori di Formazione, che comprende i lavori di nove giovani autori italiani selezionati dalle istituzioni italiane di Alta Formazione Artistica – l’ISIA di Urbino Partner del Festival, e le Accademie di Belle arti di Brera, Bologna, Catania. A queste si aggiungono i progetti espositivi legati al Premio Miglior Portfolio 2017, con il vincitore Giuseppe Iannello, e le tre menzioni speciali ad altri tre giovani autori.

La rassegna, prodotta dall’associazione culturale Antiruggine, con la direzione artistica di Paola Binante, fotografa e docente presso l’ISIA e l’ABA di Bologna, Alessandro Carrer curatore e docente di Estetica e Visual Studies all’ISIA di Urbino e Javier Marcelo Cabrera, fotografo professionista, sarà inaugurata il 29 giugno e si concluderà il 19 agosto. Il festival si avvale dell’indirizzo di un comitato scientifico composto da Aldo Bonomi sociologo e direttore di Aaster, consorzio di ricerca, il noto autore Mario Cresci e Stefania Paxhia giornalista e ricercatrice, ideatrice del Festival.