Palinsesti Rai: vecchie facce per una vecchia tv

Viale Mazzini punta sull’usato sicuro. Con qualche uscita inspiegabile, come quella di Milena Gabanelli. Con i soliti giochi di potere legati alle appartenenze politiche

Qualche vincitore, tanti vinti. Come ogni anno, dopo la presentazione dei palinsesti Rai, si contano i “caduti” illustri. Viale Mazzini punta sull’usato sicuro, Carlo Conti, Antonella Clerici, Claudio Baglioni ancora a Sanremo, Amadeus, Fabio Fazio (purtroppo) e su una nuova ondata di conduttrici belle e quarantenni, come la First Lady Elisa Isoardi, compagna di Matteo Salvini, che si prende la “Prova del cuoco”, Eleonora Daniele che si allunga al mattino con Storie italiane e Caterina Balivo, promossa da Rai Due a Rai Uno con un talk alla Ellen Degeneres. Agli altri, solo briciole.

Poteva andarle peggio. Il dg Rai Mario Orfeo ha capito che con il garbo e l’educazione la domenica non si va da nessuna parte, ci vogliono il trash e le cose truci, così dimezza lo spazio di Lady Gori, Cristina Parodi, e richiama Mara Venier dopo anni in cui la Rai l’aveva messa in punizione dopo la brutta pagina di televisione che aveva realizzato con la rissa tra Zequila e Pappalardo. Per sconfiggere Barbara D’Urso ci vuole ben altro che il bon ton della Parodi, che dunque avrà uno spazio (ridotto) in cui racconterà “La Prima volta” di persone comuni e vip. Sperando che sia la prima volta che fa ascolti. E stavolta la sorella Benedetta se ne resta a casa sua a friggere le polpette.

Marco Liorni, l’eterno mediano della televisione italiana è bello e bravo ma non sfonda. Lui è l’agnello sacrificale della “Vita in diretta”, fatto fuori per fare spazio a Tiberio Timperi e alla rampante Francesca Fialdini. Come contentino gli ha offerto un programma che chiunque avrebbe rifiutato, tranne lui. Liorni ha accettato uno spazio al sabato pomeriggio, una specie di suicidio contro il colosso “Verissimo” di Canale 5, con Silvia Toffanin. Si chiama “Italia sì” e avrà una pedana, uno speaking corner, dove il cittadino potrà parlare di problemi e soluzioni. È talmente contento di condurlo che mercoledì scorso ha disertato l’evento milanese dei palinsesti Rai in cui non mancava nessuno

Il dg Rai Mario Orfeo ha capito che con il garbo e l’educazione la domenica non si va da nessuna parte, ci vogliono il trash e le cose truci, così dimezza lo spazio di Lady Gori e richiama Mara Venier

Non torneranno in Rai, a differenza delle indiscrezioni della vigilia, Giovanni Floris e Massimo Giletti, confinati a La7. Su quest’ultimo, il dg Orfeo è stato più gelido del buran siberiano. Nonostante l’addio di Giletti abbia determinato un crollo d’ascolti la domenica e il trionfo della competitor Barbara D’Urso, fa il superiore: «Giletti? Nessun pentimento. Anzi ne approfitto per esprimere solidarietà a Selvaggia Lucarelli, una collega giornalista e un volto di Rai Uno per quello che qualche domenica sera fa le è stato rivolto senza un contraddittorio». Brava, coraggiosa, preparata, ma inspiegabilmente in panchina anche Milena Gabanelli: «Ha fatto la sua scelta, nessuno l’ha mandata via», dice Orfeo, «ha ricevuto offerte che non ha giudicato adeguate e le sue controproposte non sono state considerate adeguate dalla Rai. Mi è dispiaciuto molto e spero possa ritornare, con o senza di me, perché per tanti anni è stata un valore aggiunto». Bravo Orfeo, meglio Fazio che fa deprimere gli ascolti.

E poi ci sono personaggi che tornano anche se pochi ne sentivano la mancanza. Per esempio Serena Dandini che riappare in prima serata al giovedi con una trasmissione dal sapore “boldriniano” su come é cambiato il mondo delle donne. Un programma di cui faremmo volentieri a meno, al pari di un ritorno di cui facevamo a meno, è “Generazione giovani” di Milo Infante, il “giornalista più amato dalla Lega“, che guardacaso torna in auge proprio adesso che siamo governati dai gialloverdi. Il format prevede 20 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni confrontarsi con i temi propri del sociale, della scuola e della famiglia. Una specie di mix tra il primo “Amici” e “Generazione X” di Ambra Angiolini. Anni fa si diceva che il suo soprannome nei corridoi Rai fosse “Milo Infame”, tanto era benvoluto. Ma siamo sicuri che l’anno prossimo si farà volere bene.

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