SocialDemocraticiChi è Beto O’Rourke: suona la batteria, va sullo skate (e rischia di battere Ted Cruz in Texas)

Giovane, sportivo, amante della musica, non convenzionale, chi è il candidato democratico al Senato per lo stato del Texas, contro il big repubblicano Ted Cruz. Un simbolo, l’ultimo della nuova ondata di giovani politici democratici

La campagna per le elezioni di metà mandato in Usa ruota intorno al concetto di “politica dell’identità“. I partiti infatti non si concentrano sull’ideologia o comunque non solo, ma sulle caratteristiche demografiche del proprio elettorato e puntano su candidati in cui i propri elettori possano identificarsi. I democratici hanno stabilito il record di donne, esponenti della comunità Lgbt e cittadini di colore, mentre i candidati repubblicani sono in prevalenza uomini, meno giovani e bianchi. A sostenerlo è Dylan Scott su Vox. Proporre candidati in cui gli elettori possano riconoscersi sembra essere la strategia adottata in Usa: vale quindi anche in Texas?

Venerdì scorso alla Southern Methodist University di Dallas c’è stato il primo dibattito tra Beto O’Rourke, già membro della Camera dei Rappresentanti per il sedicesimo distretto del Texas e candidato democratico al Senato e il repubblicano Ted Cruz. Le posizioni dei due non possono essere più distanti e O’ Rourke parte sfavorito ma la sua figura sta attirando l’attenzione mediatica. I numeri social sono modesti se paragonati a quelli di Ted Cruz, infatti la sua pagina Facebook piace a più di 560 mila persone contro gli oltre due milioni del secondo, analoga cifra anche sul social dai 280 caratteri dove invece Cruz vanta oltre 3 milioni di follower. Su Instragram invece c’è uno scarto minore, con 195 mila persone a seguire il candidato democratico contro i 229mila di quello repubblicano. Social network a parte tuttavia, è la figura stessa di Beto O’Rourke a incuriosire.

“Perché il Partito Repubblicano è così banale? Tu puoi guidare una band e candidarti. Puoi fare un piercing al naso, essere un barista, un insegnante, un genitore che sta a casa; indossare un vestito o strappare i jeans- ma nulla di tutto questo ti impedisce di portare avanti la lotta per la sanità, l’educazione, gli alloggi e la giustizia”


Alexandria Ocasio-Cortez

Come riporta tra gli altri il New York Post, il candidato democratico, cresciuto a El Paso, non ha solo frequentato la Columbia University e fondato una compagnia di software, ma suonava in un gruppo rock e gira in skateboard. Dopo il dibattito O’Rourke è andato da Whataburger e mentre aspettava in auto, ha finto di suonare la batteria sul brano Baba O’Riley degli Who, i video sono stati pubblicati su Twitter da Alex Thomas.

L’account Twitter ufficiale del Partito Repubblicano texano ha cercato di prendere di mira proprio queste caratteristiche di O’Rourke ma la strategia sembra essere stata controproducente. Come riportato dal Guardian, in un tweet di agosto il partito ha ironizzato sul candidato democratico, sostenendo che questi non potesse partecipare a un dibattito con Ted Cruz perché impegnato a suonare. Il riferimento è ai Foss, la band giovanile di cui O’Rourke faceva parte all’inizio degli anni ’90.

Chi da giovane sognava di diventare una star della musica può fare politica? Sì, e a pensarla così c’è anche Alexandria Ocasio-Cortez che infatti poco dopo in un tweet ha scritto: “Perché il Partito Repubblicano è così banale? Tu puoi guidare una band e candidarti. Puoi fare un piercing al naso, essere un barista, un insegnante, un genitore che sta a casa; indossare un vestito o strappare i jeans- ma nulla di tutto questo ti impedisce di portare avanti la lotta per la sanità, l’educazione, gli alloggi e la giustizia”. La musica è diventata terreno di scontro politico, soprattutto dopo che il cantante country Willie Nelson, ha annunciato di volersi esibire proprio a sostegno del candidato democratico ad Austin, facendo innervosire i suoi fan repubblicani. La scelta non sorprende visto che i due si sono addirittura esibiti assieme in occasione del 4 luglio. Giovane, sportivo, amante della musica, non convenzionale, riuscirà O’Rourke a convincere i democratici a votare in massa per lui e soprattutto, a superare il consenso di Ted Cruz?