Anche la sanità finisce in crisi. Ma deve imparare come gestirla

Un ebook, raccogliendo diversi interventi (tra cui quello di Andrea Camaiora) analizza la questione e propone soluzioni per la gestione delle crisi improvvise per tutte le professioni mediche, che devono anche difendersi dall’ondata di disinformazione scientifica

È uscito il primo volume sulla comunicazione di crisi in sanità, la gestione dell’emergenza e le sensibilità da tenere presenti per affrontare l’insorgere di vicende mediatico giudiziarie (litigation pr), pubblicato da Skill Press, dal titolo: «Comunicazione di crisi in sanità tra gestione dell’emergenza e litigation pr». Il saggio è scritto da Andrea Camaiora, esperto in comunicazione di crisi e litigation pr, docente all’università degli Studi di Roma Due ‘Tor Vergata’, alla 24 Ore Business School e capo ufficio stampa della Società italiana di chirurgia (Sic).

L’ebook parte da una premessa: quello sanitario è il settore che è al contempo il più abituato ad affrontare e risolvere crisi ed emergenze, quello che a esse è più esposto e anche quello in cui le crisi provocano i maggiori danni in termini personali, professionali e aziendali. Come ridurre il rischio? Come produrre un consenso che sia realmente informato e riduca lo smarrimento dei pazienti e dei loro familiari rispetto agli esiti di una terapia o diminuisca gli spazi di contenziosi infondati? Quali dinamiche e fasi caratterizzano l’insorgere di una crisi, quali errori non commettere? Come evitare che fattori critici sottovalutati degenerino in una crisi dagli effetti devastanti? Quali sfide l’innovazione della Rete e dei social network pone di fronte ai nuovi medici? Un caso specifico di come non comunicare, quello del «Genoma Group» e utili consigli da seguire per prevenire, affrontare e superare la crisi.

Il tema è poi affrontato sotto molteplici prospettive: manageriale, sanitaria, amministrativa, penale, farmaceutica, chirurgica d’urgenza, linguistica, informatica, accademica. Con Camaiora firmano il volume, tra gli altri: Alberto Zoli (direttore azienda regionale lombarda di emergenza urgenza), Luigi Cajazzo (direttore generale Welfare Regione Lombardia), Elisabetta Busuito (avvocato), Caterina Miscia (già direttore amministrativo ospedale San Giovanni C. fond. Fatebenefratelli), Paolo De Paolis (presidente Società italiana di Chirurgia), Marco Montorsi (Rettore Humanitas University, past president SIC).

“Anzitutto non bisogna dimenticare che l’evento eccezionale deve essere comunicato in tempi ancor più tempestivi del solito; anche se si tratta di casi in cui, proprio per l’incalzare degli eventi, il tempo disponibile per informare è in genere ridottissimo”, nota nel volume Alberto Zoli, portando la sua testimonianza di direttore generale dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia: “Perché questo avvenga sono necessarie due condizioni: la prima è aver collaudato il sistema nella quotidianità, quando non si è condizionali dall’assillo dell’emergenza; la seconda è il rapporto di fiducia che deve intercorrere tra i vari livelli di comunicazione: occorre poter contare, per poterle veicolare, su fonti di notizie attendibili e precise, che non richiedono ulteriori verifiche se non in casi eccezionali”.

Nell’e-book Marco Montorsi (rettore Humanitas University) sottolinea invece “le importanti modifiche avvenute negli anni ’80 e ’90 all’interno dell’Ordinamento dei Corsi di Laurea in Medicina”, che “hanno permesso di inserire la comunicazione e relazione come uno degli insegnamenti core della professione medica”: “In questo senso la letteratura internazionale di ambito medico da tempo suggerisce la necessità di passare da un modello di medicina biomedico ad uno centrato sul paziente, che allarghi gli obiettivi della consultazione medica non solo alle componenti biologiche della malattia, ma anche alla comprensione di come il paziente la vive, delle sue aspettative, dei suoi timori, affinché si crei quella partnership tra curante e paziente che permetta a quest’ultimo di partecipare in modo consapevole al processo di cura”.

“Come chirurgo e come direttore di una struttura complessa specificamente dedicata alla chirurgia d’urgenza, non posso che confermare che l’ambito sanitario – con particolare riguardo ad alcune sue aree, in particolare l’emergenza – viva la crisi quotidianamente”, afferma nel volume Paolo De Paolis (presidente SIC e direttore del dipartimento chirurgia generale e d’urgenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino). “A ciò si aggiunge un fenomeno che merita la nostra attenzione e la necessità di una profonda riflessione – prosegue De Paolis – ovvero le diffuse manifestazioni di diffidenza e sfiducia nei confronti della classe medica, la cui competenza è messa in discussione dalla disinformazione e dalle imperanti ‘fake news’, che rischiano di compromettere il corretto rapporto medico-paziente sia sul piano strettamente clinico sia su quello più propriamente relazionale, minando un’efficace alleanza terapeutica basata sull’empatia, fondamentale per ogni percorso di cura”.

Questi sono solo alcuni passaggi dell’ebook, pubblicato e divulgato sulle piattaforme Kindle e Amazon, da cui è scaricabile.

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