Finanza personaleQuanto costa mandare un figlio all’università? Ecco come pianificare la spesa

Il costo da sostenere per un triennio all’università pubblica varia dai 34 ai 45 mila euro a seconda della fascia di reddito e dell’ateneo. L’esborso aumenta se si sceglie la soluzione privata

In Italia ogni anno sono più di 1 milione e mezzo gli studenti universitari, di cui oltre 600.000 fuori sede. Dal momento che è molto difficile per uno studente riuscire a mantenersi autonomamente durante il ciclo di studi, specialmente se esso implica il trasferimento in un’altra città, sono quasi sempre le famiglie a sobbarcarsi il costo di questo investimento nel futuro professionale dei figli. In Italia, inoltre, non è neanche diffusa l’idea del prestito d’onore destinato agli studenti universitari: quindi tra affitto, acquisto dei libri, tasse universitarie e altre provvigioni necessarie per sopravvivere lontani da casa, il conto spesso lievita oltre le aspettative.

Per aiutare i genitori a operare un’opportuna pianificazione in vista di questa scelta, Moneyfarm ha stimato il costo di un ciclo universitario triennale in alcuni tra i principali atenei italiani: il Politecnico e la Bocconi di Milano, le università di Bologna, Pisa, Roma Sapienza, Napoli Federico II. La selezione delle università è stata effettuata per includere atenei di tutte le dimensioni, che fossero rappresentativi di città grandi, medie, piccole, delle aree del Paese dove si concentrano la maggior parte degli studenti, di realtà d’eccellenza pubbliche o private. Abbiamo poi inserito (come termine di paragone) la stima del costo di un ciclo di studio quadriennale (l’equivalente della triennale) all’Università di Harvard a Boston, una delle istituzioni più conosciute e apprezzate a livello globale.

La ricerca considera tre voci di spesa: tasse universitarie, vitto e alloggio. Ciò che emerge è che il costo da sostenere per un triennio all’università pubblica varia dai 34 ai 45 mila euro a seconda della fascia di reddito e dell’ateneo. L’esborso aumenta se si sceglie la soluzione privata. Studiare all’università di Harvard comporta invece un investimento vicino ai 250.000 mila euro.

Quando e come investire per l’università?

La ricerca di Moneyfarm mostra che almeno in Italia la maggior parte delle famiglie possono permettersi questa spesa, mettendo in atto la dovuta pianificazione sin dalla tenera età dei figli. Se l’obiettivo è molto lontano nel tempo, però, per organizzarci bisogna considerare l’effetto dell’inflazione, che determinerà un aumento del costo per l’università da qui a 10 anni. Per questo, per non rischiare che i propri risparmi perdano di valore, è consigliabile farli fruttare attraverso un investimento.

Se i tempi sono certi e l’obiettivo è chiaro, l’investitore ha già a disposizione quasi tutte le informazioni che servono per pianificare il giusto investimento. Ad esempio, con un orizzonte temporale tra i 15 e i 20 anni e un rendimento medio stimato del 5% l’anno, accantonando e incrementando il proprio investimento si può ottenere un rendimento nominale intorno al 120%. Questo permetterebbe di più che dimezzare lo sforzo economico e rendere possibile, a fronte di un investimento iniziale di poche migliaia di euro unito a un contributo continuativo mensile minimo, l’accumulo di un capitale sufficiente ad affrontare la spesa universitaria senza sacrifici eccessivi, anche laddove si scegliessero le soluzioni più costose.

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