Storie d’americaSono alieni o fari di automobili? Il mistero delle luci di Marfa, in Texas

Si vedono prima dell’alba e dopo il tramonto. Sono di vari colori e volteggiano nell’aria. Forse sono soltanto i fari delle macchine che corrono sulla vicina autostrada. O forse un enigma che tiene viva l’ispirazione

Nasce nel 1880 come centro per rifornirsi d’acqua, conosce un piccolo boom della popolazione durante la Seconda Guerra Mondiale ma poi, con la fine del XX secolo, torna a restringersi. Il piccolo centro di Marfa, in Texas, ha cercato di rinnovarsi come capitale dell’arte minimale (ad esempio la Fondazione Chinati e il Building 98) ma, soprattutto, come centro dove si possono vedere delle luci misteriose che volteggiano nell’aria.

I primi avvistamenti delle Marfa Lights risalgono, secondo le testimonianze, al XIX secolo. Sarebbero delle strane palle di luce che volano all’orizzonte, lungo la pianura che porta fino alla US Route 90 e alla US Route 67: girano all’altezza della spalla di un uomo e sono di vario colore. I giornali se ne occupano negli anni ’50, ma ci sono testimonianze anche più antiche. Nel 1916, ad esempio, fu Hallie Stillwell, uno degli abitanti, a vederle: “Stavamo facendo un giro in macchina intorno alla città e, tutto all’’improvviso, ecco delle luci sopra le montagne Chinati. Non potevano essere luci di automobili. Abbiamo pensato anche a dei fuochi di indiani e di messicani, ma non erano nemmeno quello”.

E invece, secondo le ricerche di alcuni studiosi, le luci misteriose sarebbero soltanto dei riflessi dei fari delle automobili che corrono sulle due autostrade vicine alle città. Non è un caso che siano state avvistate in tutte le stagioni, di solito dopo il crepuscolo e prima dell’alba.

Tutte le analisi (che altro non sono state delle sessioni di osservazione dal punto più gettonato) hanno portato a questa conclusione: erano avvistate in prossimità della US 67, andavano in linea retta (come il percorso fatto dalle automobili) e in un caso, in occasione di un sorpasso, si è vista una luce di Marfa passare davanti a un’altra.

Ma come si spiegherebbero, allora, gli avvistamenti del XIX secolo? E quelli di inizio secolo, quando questi veicoli non erano così diffusi? La risposta è: non si spiegano. E per questo c’è e, come si può immaginare, ci sarà sempre qualcuno che continuerà a considerarlo un mistero. Un enigma della natura, per ricordarsi sempre quanto poco si conosce il mondo, e quanto spazio ancora resti per lo stupore e la meraviglia.

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