Nel mondo l’Italia è considerata la patria del buon cibo. E anche per i consumatori italiani l’italianità rappresenta un valore differenziante quando si tratta di scegliere cosa portare in tavola, un motivo di orgoglio e di identità nazionale. Il riflesso sul largo consumo non si limita al fronte della domanda, arriva anche su all’offerta, come emerge con evidenza dallo studio condotto dall’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy: ben 17.053 dei 67.855 prodotti alimentari monitorati evidenziano sulle confezioni la loro matrice nazionale ricorrendo a elementi come il tricolore, la dicitura “made in Italy” o “100% ingredienti italiani”, oppure evidenziando una delle indicazioni geografiche europee (Dop, Igp, Doc e Docg).
Con il 25,1% dell’assortimento alimentare proposto da supermercati e ipermercati, l’italianità è il fenomeno più importante e pervasivo del mass market nel food. Ed è anche il numero uno per giro d’affari, con una quota del 22,5% sul sell-out nazionale. Oltre a evidenziare un trend molto positivo: secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Immagino, tra giugno 2017 e giugno 2018 le vendite dei prodotti connotati come italiani sono cresciute del 3,5%, arrivando a superare i 6,4 miliardi di euro e migliorando la performance ottenuta nei 12 mesi precedenti (+2,2%).