Addio contanteIl grosso grasso mercato dei pagamenti digitali

Una torta che, solo nel segmento dell’instant payment, vale oltre 1.900 miliardi di dollari a livello globale e, in generale, cresce del 5% annuo. In Italia, il valore delle transazioni effettuate con carta di credito ha raggiunto quota 220 miliardi di euro

L’Europa si prepara, le grandi aziende del tech affilano le armi, le banche tradizionali cercano nuovi alleati fra le startup: tutto per conquistare (o difendere) una fetta del mercato dei pagamenti digitali. Una torta che, solo nel segmento dell’instant payment, vale oltre 1.900 miliardi di dollari a livello globale e, in generale, cresce del 5% annuo. Dinamiche che in Italia, entro il 2022, dovrebbero segnare il sorpasso delle carte di credito e dei wallet digitali sui pagamenti con contanti. E a questi numeri si associa una mole sterminata di dati relativi ad abitudini e preferenze d’acquisto di clienti e utenti.

Per far fronte al’’evoluzione del mercato dei pagamenti, l’Unione europea ha da poco pubblicato il bando per la realizzazione dell’Esmig (Eurosystem single market infrastructure gateway). In poche parole, una infrastruttura continentale attraverso cui gli utenti (banche e istituzioni finanziarie) potranno far viaggiare i propri servizi di pagamento digitale in modo sicuro e condiviso evitando che le transazioni si muovano su altri lidi. In particolare quelli che le grandi aziende tecnologiche stanno mettendo in piedi. Facebook, Amazon, WeChat e Alipay, infatti, hanno messo più di un piede nel fintech potendosi avvantaggiare di piattaforme molto diffuse e adattabili a differenti utilizzi, oltre che al protocollo Ps2d, che permette l’accesso di terze parti ai dati finanziari degli utenti.

L’Unione europea ha pubblicato da poco il bando per la realizzazione dell’infrastruttura continentale Esmig

E l’Italia? La fotografia del nostro Paese è stata scattata dall’Osservatorio mobile payment & commerce del Politecnico di Milano: i pagamenti transati per beni di consumo e servizi valgono 654 miliardi di euro. Di questi, 337 miliardi sono pagati in contanti, mentre 220 miliardi con la carta di credito. I pagamenti innovativi crescono (+56%) e rappresentano un terzo del totale dei pagamenti digitali con carta per un totale di 80 miliardi, trainati dalle transazioni di prossimità tramite carta (Contactless) o Mobile (Mobile Proximity Payment). Entro il 2021, però, la cifra dei new digital payment dovrebbe arrivare a 125 miliardi di euro. L’Osservatorio già registra una crescita del 650% per i pagamenti via smartphone sia per quanto riguarda il canale online che quello di prossimità (detto altrimenti, il classico negozio). Se verranno rispettate le attese, nel 2021 il valore potrebbe arrivare tra i 5 e i 10 miliardi di euro.

A spingere questa transizione, ci sono le aziende che facilitano il rapporto fra utente/cliente, commercianti e banche. Una di queste è Nexi, che gestisce tre miliardi di transazioni l’anno attraverso i propi Pos. Poi c’è Sia, che si occupa dell’infrastruttura più ampia (ed è in lizza per assicurarsi il bando europeo sull’Esmig). Oppure Mobysign, che ha creato un metodo semplice e sicuro di pagamento digitale da smartphone che permette ai clienti di effettuare transazioni sia online che nei negozi utilizzando pin o impronta digitale.

Entro il 2021 la cifra dei new digital payment in Italia dovrebbe arrivare a 125 miliardi di euro

A stilare l’elenco ci ha pensato il CeTIF (Centro di ricerca su Tecnologia, Innovazione e Servizi Finanziari dell’Università Cattolica di Milano) nel suo FinTech Lighthouse 2018: 112 startup fintech, 26 insurtech, 6 regtech e 58 finergic (ossia quelle realtà non operanti direttamente nel sistema finanziario ma che offrono servizi con cui le istituzioni bancarie e assicurative possono sviluppare prodotti e servizi ad alto valore aggiunto). Fra queste, l’italianissima PayDo – The Plick Company: una startup italiana che ha ideato un sistema che consente a chiunque in Europa di inviare denaro senza limiti d’importo e in modo irrevocabile. Già adottato da Banca Mediolanum, e a breve disponibile anche presso altri istituti, Plick permette agli utenti di una banca aderente al servizio di inviare, dal proprio internet o mobile banking, un Plick irrevocabile conoscendo il solo numero di cellulare o l’indirizzo email del destinatario. Il beneficiario, di qualsiasi banca, riceve il Plick e incassa inserendo il proprio Iban (solo la prima volta): non ha bisogno di registrarsi al servizio, o che la sua banca aderisca alla piattaforma. Infine, la banca del pagatore accredita i fondi al beneficiario, il sistema notifica l’esito a entrambi i soggetti. E addio al contante.