Il tema della sostenibilità, in questi giorni, è diventato dominante e sempre più presente nella nostra quotidianità, ma per ECR Italia, attiva all’interno di GS1 Italy, rappresenta uno dei punti forti della propria agenda già dal 2017 con la nascita di Ecologistico2 il web tool con cui ogni azienda può calcolare l’impatto ambientale del suo network logistico e individuare le soluzioni e le tecnologie più adatte per migliorare la sostenibilità ambientale della supply chain. E scoprire come la logistica può giocare un ruolo strategico nella riduzione dell’impatto climatico.
Ecologistico2, con Tendenze online, vi racconta in occasione dei Friday for future una serie di casi virtuosi, esempi concreti di come le aziende hanno saputo ridurre le proprie emissioni. Ogni caso è descritto nelle sue caratteristiche peculiari e sottoposto ad una rigorosa attività di misurazione.
LA SATURAZIONE DEI MEZZI E L’OTTIMIZZAZIONE DEL PACKAGING
Un fattore molto rilevante per l’efficienza del trasporto è la saturazione degli automezzi, per riuscire a colmare la loro capacità di carico: impatta direttamente sui costi, perché un automezzo “insaturo” genera un costo per unità di peso trasportato maggiore sia che si tratti di insaturazione in peso (peso netto inferiore al carico utile) che di insaturazione in volume (volume utile non sfruttato appieno). Per i consumi – e quindi le emissioni – il driver principale è il peso: a parità di tara, un automezzo più saturo consumerà di più in valore assoluto. A livello “unitario” (cioè per tonnellata chilometro) vale esattamente il contrario: l’efficienza sulla merce trasportata risulterà superiore, potendo quindi addebitare minori emissioni alla singola tonnellata di merce. Tuttavia anche la saturazione in volume è molto rilevante: specie per chi trasporta prodotti leggeri, è cruciale ottimizzare il volume per trasportare un maggior numero di pezzi/unità logistiche e diminuire il numero di viaggi a parità di quantità.