Dovevano bombardare la città tedesca di Ludwigshafen, ma il primo aprile 1944 gli squadroni aerei britannici, nonostante i cieli chiari, commisero un grave errore, e lasciarono cadere 371 bombe sopra la città svizzera (e quindi neutrale) di Schaffhausen, in italiano Sciaffusa, confondendola con quella tedesca.
Come si ricorda qui, lo sbaglio fu tragico: morirono circa 60 persone, e centinaia furono i feriti. Almeno 500 persero la casa, e mille si trovarono senza lavoro perché le bombe avevano distrutto anche le fabbriche. La città, in modo del tutto inatteso, si ritrovò devastata.
Come fu possibile? Secondo la versione ufficiale rilasciata dagli inglesi, fu tutta colpa del nuovo sistema di radar di cui erano dotati gli aerei. I piloti, nonostante il cielo fosse chiaro, furono tratti in inganno dalle indicazioni erronee dei macchinari. Altri, per molti anni, coltivarono il sospetto che il gesto non fosse stato davvero involontario: la città sarebbe stata colpita perché fosse punita. Alcune delle sue fabbriche avevano fornito i tedeschi nazisti di beni industriali.
Dopo anni di complottismi e rivalutazioni, gli storici sono concordi nell’accettare come buona la versione ufficiale fornita dagli inglesi. Del resto non furono nemmeno gli unici a essere colpiti: nonostante l’incidente avesse spinto gli abitanti delle città svizzere di confine a dipingere i tetti con la bandiera elvetica, alcune bombe caddero lo stesso. Accadde a Stein am Rhein, vicino alla tedesca Ebingen. Il pilota che la sorvolava arrivò a domandarsi perché a Ebingen avessero dipinto le case in quel modo, ma non riconobbe la bandiera svizzera (solito problema di ignoranza made in Usa) e sganciò lo stesso.
Accadde poi anche a Zurigo e Basilea. In tutto, gli errori degli Alleati furono 70.