È vero, il tasso fisso è ai minimi storici. E anche la differenza tra tasso fisso e tasso variabile segna un momento propizio e conveniente per accendere un mutuo e comprare finalmente casa. Ma attenzione, tassi di mercato bassi non significa necessariamente costo dei mutui bassi. Ecco perché, come consiglia la piattaforma Mutuionline, la migliore cosa da fare è confrontare le diverse offerte messe in campo dalle banche. Perché si scopre che si può arrivare a risparmiare fino a 700 euro.
«Non bisogna confondere il fatto che il costo del denaro oggi sia ai minimi, con il fatto che debba essere ai minimi anche il tasso di interesse sui mutui per tutte le banche», spiega Roberto Anedda, direttore Marketing di MutuiOnline.it, il portale che mette a confronto le migliori occasioni di mutuo sul mercato. Tra le varie offerte degli istituti di credito, si possono trovare differenze notevoli, a volte anche di un punto percentuale. A conti fatti, spiega Anedda, «su un mutuo di 100mila euro si rischia di arrivare a spendere anche 600-700 euro in più all’anno». Meglio quindi confrontare le offerte sul tavolo.
Soprattutto in un momento, come questo, in cui le banche si sfidano – come ha raccontato Il Sole 24 Ore – a suon di “sconti di primavera”. Le offerte vanno dal taglio della prima rata alla riduzione dello spread, fino a un ridimensionamento del tasso finito. Gli aumenti di spread di queste ore ha consentito margine di manovra anche agli istituti più piccoli, che ne hanno approfittato per competere con i loro prezzi invariati. Per verificare l’offerta più conveniente, basta fare una simulazione sul portale MutuiOnline.it, che fornisce quotidianamente la lista con il mutuo migliore del giorno.
Non bisogna confondere il fatto che il costo del denaro oggi sia ai minimi, con il fatto che debba essere ai minimi anche il tasso di interesse sui mutui per tutte le banche
Gli “sconti” e le offerte convenienti, come sappiamo, sono certamente favoriti dal contesto. L’Eurirs, il parametro in base al quale vengono definiti i finanziamenti fissi, è ai minimi storici. E c’è da aspettarsi che questa situazione permanga a lungo, perché la Bce, oltre a essere preoccupata per un rilancio dell’economia che tarda ad arrivare, ha confermato di avere come obiettivo ufficiale un’inflazione vicina al 2 per cento. Ad oggi, oltre l’80% dei mutui è erogato a tasso fisso, visti i tassi così contenuti. Ma l’attuale prospettiva del mercato, con gli indici Euribor bassi (quelli che decidono le fluttuazioni dei tassi variabili), sta incoraggiando anche la riscoperta del tasso variabile da parte di chi vuole acquistare un immobile.
M, al di là della scelta che viene fatta, il consiglio è sempre quello di confrontare le diverse offerte messe in campo. Quello che si deve guardare quando si accende un mutuo è anche e soprattutto il Taeg, ovvero il Tasso annuo effettivo globale. Questo tasso include sia il costo relativo agli interessi, ovvero il Tan, Tasso annuo nominale, sia quelli relativi a eventuali spese accessorie. Un Taeg basso corrisponde a un’offerta vantaggiosa, e anzi è quello che consente di capire in via definitiva quale offerta è la più conveniente di tutte dal punto di vista finanziario. Ed è qui che si possono scoprire quindi i risparmi migliori.