Save the beesUn violoncello usato come alveare dalle api? Si può: così si può salvarle e studiarle

L’idea di un professore inglese con moglie musicista: catturare il loro ronzìo e farne musica. Intanto, offrire loro una cavità in cui potranno costruire il loro rifugio

da Youtube

Per creare il proprio alveare, le api hanno bisogno di una cavità. E visto che, almeno nella campagna inglese, gli alberi vuoti in grado di ospitarli sono sempre di meno, si è pensato bene di mettere a loro disposizione un violoncello.

È una idea di Martin Bencsik, professore universitario alla Nottingham Trent University. Sua moglie è una violoncellista e lui fa ricerche sperimentali sui suoni. Far creare alle api un alveare dentro lo strumento gli permetterà, dice, di “registrare tutte le loro vibrazioni, amplificate”. Il tutto finirà in una composizione musicale e, poi, in una performance prevista già per la fine del 2019.

“È un progetto musicale ma anche di sensibilizzazione”, spiega alla Bbc. Spera che, in questo modo, si prenda più a cuore la questione del declino delle api, sempre più in pericolo.

Al momento il violoncello che ha piazzato nel giardino ne ospita più di 20mila. “Arrivano e cominciano a creare l’alveare partendo dalla cima. Nel giro di qualche settimana tutto lo strumento sarà pieno di cellette di ape”. E produrranno anche miele.

Per Bencsik il progetto rappresenta, almeno dal punto di vista professionale, una vittoria su se stesso. Suo padre, spiega, era un allevatore di api. Fin da piccolo era stato punto diverse volte “e per questa ragione le odiavo”.

Adesso le cose sono cambiate. “Se voglio rilassarmi mi metto a osservare il loro lavorio intorno al violoncello. Guardarle è meglio che bere birra o vino: mi rilassa e mi dà un grande senso di pace”. Con la consapevolezza dell’uomo che, superando i propri limiti, dà il suo contributo al resto dell’umanità.