RimediAddio zanzare: un nuovo tessuto in grafene permette di tenerle lontano (e di salvare milioni di vite)

Resiste alla loro forza di penetrazione e, soprattutto, non lascia passare i segnali chimici emessi dalla pelle (quelli che attirano gli insetti). Ha un solo, enorme difetto: quando è bagnato non funziona

da Flickr, di Tom

Il peggior nemico delle zanzare? È il grafene. Nessuno lo immaginava, ma questo miracoloso materiale creato da un singolo strato di atomi di carbonio disposti in un reticolo esagonale a due dimensioni, può perfino arrivare a risolvere IL problema dell’umanità, l’unico che – in modi diversi e con conseguenze diverse, va detto – unisce Primo, Secondo e Terzo mondo.

Il grafene, per chi non lo sapesse, è molto leggero ma è più resistente dell’acciaio. Può essere impiegato ovunque: dal controllo dei livelli di zucchero nel sangue (sì), alla creazione di gomme per la bicicletta. E, a quanto si scopre da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, quando è sotto forma di tessuto (quello creato per proteggere le persone da agenti chimici tossici) può perfino rappresentare una barriera dagli attacchi delle zanzare.

Prima di tutto, perché è abbastanza resistente da non far penetrare la proboscide della zanzara. E già questo potrebbe bastare. E poi perché funziona anche in senso inverso, cioè impedisce a tutti i segnali chimici emessi dalla pelle di fuoriuscire ed essere percepiti dagli insetti. Non solo insomma si è al sicuro dalle punture, si è anche certi che le zanzare non si accorgeranno nemmeno della presenza di chi indossa questo tessuto. O, per la precisione, non lo percepiranno per quello che di solito è: una enorme e calda sacca di sangue da cui attingere senza pità.

Ma c’è un problema: il tessuto è efficace solo quando è asciutto. In presenza di acqua perde queste proprietà, per cui serve ancora qualche ricerca per mettere a punto il prodotto. Poi potrà essere utilizzato su ampia scala. Sia per chi vuole estati senza fastidi, magari anche cavandosi lo sfizio di camminare nelle giungle colombiane restando immune agli insetti, sia per tutti coloro che, come sottolinea l’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno bisogno di proteggersi dalle malattie che questi maledetti animali trasmettono con le loro punture. E che causano milioni di morti ogni anno.

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