Sabato notte, nella Siria nordoccidentale, un commando delle Special Operations americane, su ordine del presidente Donald Trump, ha condotto con successo un raid contro il leader terrorista e gran capo dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi. Donald Trump lo ha confermato con un messaggio in diretta televisiva. Insieme a lui, è stato ucciso anche Hassan al-Muhajir, il numero 2 dell’organizzazione terroristica, portavoce del gruppo. Secondo le prime ricostruzioni, Al Baghdadi era fuggito in un tunnel dove è rimasto intrappolato e si è fatto saltare in aria con una cintura esplosiva, uccidendo anche tre bambini, probabilme suoi figli. «È morto come un cane, è morto come un codardo», ha detto Trump.
Abu Bakr al-Baghdadi è stato dato per morto o ferito parecchie volte, ma in realtà è sempre uscito indenne da una caccia all’uomo internazionale che ormai dura da anni. Il mondo è venuto a conoscenza di Baghdadi nel 2014, quando si è autoproclamato Califfo dello Stato Islamico, un vasto territorio che occupava un terzo dell’Iraq e metà della Siria, in seguito al ritiro americano ordinato da Barack Obama dall’Iraq.