Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato, via Twitter, di bombardare 52 luoghi politici e culturali iraniani, uno per ciascuno dei 52 ostaggi americani che Teheran prese nel 1979, se la Repubblica degli Ayatollah dovesse rispondere con la violenza all’uccisione del generale Qassem Soleimani. L’Iran, ha scritto in maiuscolo Trump, «SARÀ COLPITO VELOCEMENTE E PESANTEMENTE».
«Ci attaccano e noi rispondiamo», ha scritto successivamente Trump. «Se ci attaccheranno di nuovo, cosa che gli consiglierei fortemente di non fare, li colpiremo ancora più duramente di quanto non siano stati colpiti primi».
Poco dopo la mezzanotte di Washington, un altro tweet a metà tra un giocatore di poker e un guappo di strada: «Gli Stati Uniti hanno appena speso duemila miliardi di dollari in armamenti di guerra. Siamo i più grandi e i migliori del mondo! Se l’Iran attaccherà una base americana, o qualsiasi americano, useremo contro di loro un po’ di queste bellissime armi nuove di zecca… e senza esitazione!».