FinanziamentiCosti bassi e interessi ottimi: il 2020 dei mutui sarà favoloso (soprattutto scegliendo il tasso fisso)

Dopo le incertezze legate alla legge di bilancio, la prosecuzione del Quantitative Easing e il protrarsi di un costo basso del denaro offrono uno scenario ideale di competitività tra le banche. Chi vuole acquistare casa, dunque, si affretti. Ideale optare per il tasso fisso

Photo by Phil Hearing on Unsplash

Cielo terso e un bel sole in queste giornate di inizio febbraio. Un buon pronostico anche per il settore dei mutui, che in questo inizio anno guarda con positività ai prossimi mesi. Forte di una situazione molto favorevole ereditata a fine 2019, con costo del denaro basso e indicatori Euribor e Irs (i valori finanziari di riferimento quando si tratta di mutui) positivi, per chi si è ripromesso di acquistare casa nel 2020 il momento è ottimo. «In questo momento le banche approfittano per limare i tassi, continuando a farsi concorrenza, per cui le offerte disponibili sono ottime», conferma Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline, sito di comparazione mutui. Che si tratti di acquisto o ristrutturazione, sia in caso di mutuo ex novo che di surroga di un finanziamento già esistente, quindi, «in tutti i casi l’opzione si mostra estremamente conveniente».

È da diversi mesi ormai che il panorama nel mercato dei finanziamenti per la casa è confortante. In particolare, «i tassi bassi hanno riacceso un mercato che stava calando», spiega l’esperto. «Quel decremento che c’è stato ha riaperto i giochi, perché abbassando notevolmente i tassi fissi ha reso interessante la possibilità di surroga, anche per chi aveva fatto un mutuo di recente, un paio d’anni fa o anche nell’ultimo anno. Viene così data la possibilità di cambiare mutuo arrivando a risparmiare anche un punto percentuale pieno».

In maniera simile a quanto era accaduto a inizio 2019, anche in questo inizio 2020 la corsa ai mutui è partita. Bisognerà poi vedere se i grossi volumi del momento andranno a diminuire, ma per ora il trend è assolutamente positivo. E se i numeri delle surroghe, per forza di cose, andranno riducendosi (chi può approfittare per cambiare il proprio mutuo con un altro più conveniente tenderà ad approfittarne subito), per chi intende acquistare casa con un mutuo le cifre continueranno a cavalcare l’onda dell’ottimismo, posto che le condizioni continueranno ad essere favorevoli per tutto il corso dell’anno. «Superato il momento di incertezza a fine anno circa la stabilità del governo e legge finanziaria, con tutte le ipotesi che si erano fatte sulle agevolazioni fiscali, gli interessi passivi, l’aliquota agevolata per gli affitti, le revisioni di tasse come Imu e simili, che avevano messo sul chi va là tutti coloro che potevano essere interessati ad un acquisto, adesso che si è capita l’effettiva portata della finanziaria, ci si può fare due conti e intervenire in un acquisto immobiliare con maggiori certezze», spiega ancora l’esperto.

Non solo i numeri dei mutui continueranno a prosperare. I costi, poste le condizioni positive del mercato, «al momento sono ridicolmente bassi», conferma Anedda. Un esempio su tutti: il classico mutuo a tasso fisso, su una durata ventennale può produrre complessivamente meno di 8mila euro di interessi. Il che significa che «anche chi ha disponibilità di capitale varrebbe la pena che il mutuo se lo facesse».

Ma come sono messi dunque questi tassi? Sulla durate più utilizzate, quelle classiche a 20 anni, «c’è un’ampia fascia di offerte ben sotto l’1%, comprese tra lo 0,55 e lo 0,80%», specifica l’esperto. E anche su durate più lunghe, a trent’anni, si parte dallo 0,90% e l’1,10%. Se poi aumenta la percentuale di finanziamento, arrivando a coprire l’80% del valore dell’immobile, «il tasso sale leggermente, ma si ferma a 1,30% per 30 anni, e 1,10% sul ventennale», spiega Anedda. Chi volesse valutare di fare un mutuo a tasso variabile, invece, su un finanziamento di 20 anni per chi chiede l’80% di finanziamento gli interessi viaggiano sullo 0,60% – valori molto buoni, che però naturalmente non sono garantiti per l’intera durata del mutuo. Malgrado ci si prospetti che i tassi rimangano su questi livelli per i prossimi due o tre anni, infatti, l’esperto conferma come la scelta del tasso variabile sia «consigliabile per le durate più brevi, preferendo comunque la sicurezza del tasso fisso visti i vantaggi che percentuali così basse consentono».

C’è possibilità di un cambio di scenario repentino? Se per il momento «è un po’ presto per capire le tendenze di mercato e che anno potrà essere», spiega infine Anedda, comunque «non c’è prospettiva di rialzi nel costo del denaro al momento». A livello europeo rimane sempre un margine di possibilità di variazioni, specie se le misure come il Quantitative Easing nuovamente rinnovato dalla Commissione europea non dovesse dare i risultati sperati in termini economici. Per i mutuatari o aspiranti tali, però, nel frattempo conviene continuare a godersi il momento di sereno, senza una nuvola nel cielo dei finanziamenti.

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