È arrivato il sì del consiglio dei ministri al Documento di economia e finanza. Approvata anche la relazione alle Camere per chiedere l’autorizzazione allo scostamento di bilancio di 55 miliardi, in vista del decreto di aprile, che difficilmente arriverà a questo punto entro la fine del mese come previsto dal governo. L’extra deficit arriverà così circa al 3,3% del Pil.
Eccoli i numeri delle previsioni macroeconomiche: Pil -8%, deficit a +10,4%, rapporto debito/Pil al 155,7 per cento. «Nel sentiero ipotizzato, il mese di marzo registrerebbe il più forte calo congiunturale, seguito da un’ulteriore contrazione in aprile», si legge nel documento. Un parziale recupero del Pil è atteso a maggio e giugno, grazie al graduale rilassamento delle misure di controllo in vigore. La contrazione del Pil su base trimestrale sarebbe pari al 5,5 per cento e del 10,5 per cento nel secondo trimestre. Il rimbalzo positivo arriverà solo nel 2021, con il Pil a +4,7 per cento.
Il rapporto debito/Pil intanto salirà quest’anno al 155,7%, toccando i 2.600 miliardi. Il deficit arriverà a +10,4 per cento. Questo è l’effetto delle somme impiegate per il Cura Italia a marzo e di quelle che saranno stanziate per il decreto di aprile. Cifre che probabilmente sono destinate a salire, poiché è prevedibile che serviranno altri stanziamenti di denaro pubblico per sostenere l’economia.
L’emergenza Covid peserà anche sui consumi e sugli investimenti. Secondo le previsioni contenute nella bozza del Def, i consumi dovrebbero registrare quest’anno un calo del 7,2% e gli investimenti fissi lordi del 12,3%. Le esportazioni scenderanno del 14,4% e le importazioni del 13,5%.
«Se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica, l’economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell’anno in corso. Tale ripresa avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell’anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6 per cento formulata nella Nadef di settembre 2019», si legge nella bozza del Def.
La nuova maximanovra economica (decreto aprile) avrà una dote di 55 miliardi. Questa è la cifra che è stata inserita nella relazione di scostamento del deficit. Ma la maggioranza dovrà continuare a lavorare sulle singole misure. A questi 55 miliardi, si aggiungono 30 miliardi per le garanzie statali sui prestiti alle imprese del decreto liquidità e 50 miliardi per il Fondo Cdp per le aziende strategiche. Dovrebbe essere confermato anche lo sblocco dei debiti della pubblica amministrazione.
Sul fronte delle misure a sostegno del lavoro, ci sarà la proroga della cassa integrazione per altre nove settimane e l’aumento dell’indennità per gli autonomi da 600 a 800 per altri due mesi. Per colf e badanti, escluse dal Cura Italia, ci sarà un’indennità tra i 200 euro (se lavorano part-time) e 400 euro (se lavorano full time). Il reddito di emergenza voluto dai Cinque Stelle potrebbe avere un importo medio di 500 euro. Previsto un pacchetto famiglia chiesto da Italia Viva di circa 500 milioni. La dote per i soldi a fondo perduto da dare alle imprese, su cui si è registrata la tensione tra Cinque Stelle e Pd, potrebbe scendere a 8 miliardi. Da qui ripartirà la discussione della maggioranza.