Dopo la devastazione, la rinascita. Che passa per la cultura. Per questo motivo Bergamo e Brescia, insieme, hanno deciso di annunciare la candidatura a Capitale italiana della Cultura per l’anno 2023.
Lo hanno dichiarato oggi, in una conferenza stampa congiunta, i sindaci delle due città, Giorgio Gori per Bergamo ed Emilio Del Bono per Brescia, insieme ai rispettivi assessori alla Cultura, Nadia Ghisalberti e Laura Castelletti.
Una idea per risollevare un territorio colpito, con molta durezza, dall’epidemia del Covid-19. E, nelle intenzioni, anche «un emblema per l’intero Paese», ha spiegato Del Bono, ricordando i punti in comune, storici e strutturali, delle due città.
Si mette da parte la tradizionale rivalità (ormai espressa a livello sportivo, più che altro) e ci si unisce per un progetto comune. «L’iniziativa è stata di Brescia», riconosce Giorgio Gori. «Avevano già avviato una candidatura per il 2022. Quando ci hanno proposto di farla insieme, l’ho accolta in mezzo secondo», perché «un’idea giusta si riconosce subito».
I mesi passati insieme a combattere il virus «hanno creato legami anche umani, oltre che istituzionali» e per ripartire bisogna passare anche di lì: «La cultura è un elemento fondamentale per dare senso alle nostre comunità, e ha anche basi di attrazione per il turismo».
Un aspetto economico importante «che aiuterà a rinascere un settore che, nelle ultime settimane, è rimasto fermo» e a rilanciare l’immagine di due città ricche di bellezza ma dall’anima «manifatturiera».
Come confermano i due assessori, la candidatura nasce come immagine di resilienza e voglia di ripartire. Dopo il dramma che ha colpito i due territori, «è sentita come necessaria, e non in competizione con le altre città». Vuole essere, insomma, un modello per il futuro. Partner (non solo sponsor) dell’iniziativa è Ubi Banca, storico gruppo bergamasco e bresciano, da sempre vicino alle realtà territoriali delle due province.
Intanto il governo con il decreto rilancio ha rinnova ha ufficialmente prorogato Parma come capitale italiana della cultura anche per il 2021.